La Nuova Sardegna

Sassari

sanitÀ

I diabetici denunciano la Asl

Mai consegnati i microinfusori di insulina prescritti dai medici

08 maggio 2012
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SASSARI. Una piccola macchinetta fondamentale per la vita dei diabetici doveva essere un diritto per i malati e invece è diventata un sogno inarrivabile. Così, l’associazione Adms che rappresenta gli interessi di chi soffre di questa patologia, ha deciso di muovere azione civile nei confronti della Asl di Sassari.

«Dopo ripetute segnalazioni da parte di persone con diabete - dice il presidente Michele Calvisi - abbiamo organizzato un in contro nella nostra sede proprio con coloro che avrebbero dovuto ricevere dall’azienda sanitaria il microinfusore prescrittogli dal medico diabetologo. A distanza di un anno tale obbligo, è ancora disatteso».

Il microinfusore è un apparecchio che consente la somministrazione continua - e dosata secondo le necessità durante la giornata - dell’insulina. Un modo per evitare le iniezioni a orario strategico soprattutto per i bambini che frequentano la scuola. Già in passato alcuni genitori avevano manifestato il disagio di dover andare a scuola per aiutare i propri bambini nella somministrazione dell’insulina.

«Da questa riunione, fortemente voluta dai diabetici, è emersa l’insoddisfazione e l’insofferenza, ormai al limite, creata da questo nuovo disservizio a spese dei malati.In una situazione già complessivamente difficile questa ennesima carenza organizzativa in violazione delle prescrizioni normative vigenti gli intervenuti sono decisi a promuovere un’azione civile nei confronti dell’Asl1».

L’associazione ha ricevuto l’incarico di rappresentanza dai pazienti e a tutela dei diritti alla salute riconosciuti dalla legge, ha incaricato i propri legali di studiare il caso e verificare le condizioni giuridiche per promuovere una causa civile nei confronti dell’azienda sanitaria sassarese. E il presidente afferma che è manifesta l’inadempienza ad un obbligo legale.

«La giustificazione adottata dall’azienda, di problemi di carattere amministrativo di procedure di gare o altro, non può ricadere sui pazienti che dovrebbero ricevere il servizio sanitario previsto».

L’associazione Adms, in effetti, è stata protagonista di una serie di incontri con i vertici della Asl che erano seguiti a una lettera sui problemi relativi ai microinfusori inviata da Michele Calvisi ai massimi dirigenti sanitari, all’assessore regionale alla Sanità e al ministro della Salute nonché a tutti gli organi di stampa.

I componenti dell’associazione, infine, invitano i vertici della Asl, riconoscendo la loro buona fede, ad onorare i propri obblighi e i propri impegni altrimenti si dovrà procedere all’azione legale. (g.g.)

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