La Nuova Sardegna

Sassari

Rivolta contro l’Imu Gli agricoltori: non paghiamola

di Vincenzo Masia
Rivolta contro l’Imu Gli agricoltori: non paghiamola

A Ittiri un’affollata assemblea indetta dalla Cia «La crisi del settore rischia di allargarsi ad altri comparti»

21 aprile 2012
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ITTIRI. Rivolta degli agricoltori sull’Imu. «Dobbiamo rifiutarci di pagare una tassa così iniqua, molti di noi non possiedono neppure le risorse economiche per pagare la tassa sui fabbricati agricoli e sui terreni» È quanto è emerso durante l'assemblea “Vertenza Agricoltura”, che si è tenuta ieri a Ittiri nel salone del convento Francescano, convocata dalla Confederazione Italiana Agricoltori, per informare la categoria e per un confronto sulle azioni da intraprendere a tutela di un comparto in gravissima sofferenza economica.

È stato padre Francesco Sechi a dare inizio agli interventi e, ad una folta platea di operatori del comparto agricolo presente all’appuntamento, il religioso ha lanciato un messaggio di unione, nel rifiuto del personalismo, freno ancestrale per il cambio di mentalità.

Gianni Dedola, nella sua duplice veste di assessore comunale all'Agricoltura e di agricoltore, nel porgere il saluto ai convenuti, ha voluto evidenziare il calo di risorse destinate al comparto, che l'amministrazione comunale ha subito e quindi le immaginabili ricadute su tutto il territorio.

Fabio Chessa, direttore provinciale della confederazione ha spaziato a 360° focalizzando l'attenzione sui progetti in itinere sia a livello regionale nazionale ed europeo. «Gli incontri promossi dalla Cia- ha precisato Chessa - puntano a modificare l'orientamento politico sulle problematiche del nostro settore. Per fare ciò occorre ottenere il consenso sia delle istituzioni che dei cittadini, soggetti ai quali comunicare il disagio creatosi, all'interno della categoria, dal continuo aumento dei costi di produzione, dovuto al rincaro di energia, combustibili, mangimi e adesso - ha aggiunto Chessa - ci si mette pure l'Imu».

Antonello Licheri, ex presidente della commissione agricoltura nella giunta Soru, ha denunciato le intenzioni del governo Monti di liberalizzare le produzioni di Ogm cosa che, ha sostenuto Licheri, metterebbe in ginocchio l'intero settore agricolo sardo. Luigi Lotto, vice presidente della commissione agricoltura del consiglio regionale, ha posto l'accento sull'esigenza di creare un sentimento comune e diffuso tale da far capire ai cittadini che il problema agricolo non riguarda solo gli operatori del comparto ma l'intera comunità. «La crisi agricola deve passare tra la società e la politica. Occorre - ha precisato Lotto - spingere, tutti insieme per far si che la Sardegna venga dichiarata, tutta, zona svantaggiata. Perché, in realtà come Ittiri, in cui l'agricoltura e la pastorizia rappresentano la componente principale dell'economia locale, se si fermano questi motori produttivi a soffrirne - ha concluso Lotto - sono tutti i settori, edilizia e artigianato in primis».

Giovanni Canu, Presidente provinciale della Cia, riprendendo l'invito lanciato da padre Sechi, ha voluto rimarcare l'esigenza di un percorso unitario che parta dalla produzione e passando attraverso la cooperazione porti alla commercializzazione, unendo le forze disponibili.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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