La Nuova Sardegna

Sassari

Mille universitari vogliono studiare la lingua sarda

di Nadia Cossu
Mille universitari vogliono studiare la lingua sarda

Raccolte mille firme per chiedere che nell’ateneo sassarese vengano istituiti due nuovi corsi di laurea

17 aprile 2012
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SASSARI. Ci credono con forza e sono sicuri che una novità di questo tipo possa essere positiva anche in chiave occupazionale.

Mille firme per chiedere che a Sassari vengano istituiti due nuovi corsi di laurea in «Scienze della formazione primaria in lingua Sarda» (che abilita all’insegnamento della lingua sarda in tutte le scuole primarie e dell’infanzia) e in «Lingua e letteratura sarda». Ieri mattina quattro dei quindici studenti del gruppo «Su Majolu», promotore dell’iniziativa, hanno voluto spiegare perché hanno deciso di intraprendere questa strada. «C’è un’intera generazione che sta perdendo il grande patrimonio culturale che arriva dalla conoscenza della lingua sarda – spiega Pierluigi Caria, 26 anni, di Nuoro, studente di Lettere – Nei centri più grossi ormai il sardo non lo si parla più. Al momento non abbiamo riscontrato grande entusiasmo da parte dei docenti e questo ci dispiace molto perché noi crediamo davvero che sia una scelta vincente quella di unire le prospettive occupazionali con l’insegnamento della lingua sarda a scuola».

La richiesta del gruppo di studenti è anche quella di istituire un esame di lingua sarda in tutti i corsi di laurea a partire dal prossimo anno accademico. Insistono Pierluigi Caria, Giuseppe Piras, Fabio Loddi e Michele Angioi sull’importanza di questa proposta. Pensando, soprattutto, al loro futuro e a quello di migliaia di giovani sardi che dopo la laurea dovranno avventurarsi nella difficile ricerca di un lavoro. «Riteniamo – spiegano – che per introdurre l’insegnamento del sardo e della didattica in sardo in tutte le scuole primarie e secondarie della Sardegna, sia necessario da subito formare il futuro personale docente. E siccome per insegnare c’è bisogno di una laurea che attesti e garantisca la preparazione professionale e scientifica del docente, crediamo sia necessario per i futuri insegnanti formarsi con appositi corsi di laurea che le Università sarde hanno il dovere di istituire».

La petizione ora verrà sottoposta all’attenzione del rettore Attilio Mastino, ai presidi delle facoltà e ai direttori dei dipartimenti. Ma sarà presentata anche al mondo politico e quindi al presidente della Regione Ugo Cappellacci, all’assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia e al consiglio regionale.

Combattivi – gli studenti di Su Majolu – sicuri di voler salvaguardare la propria identità per poter crescere culturalmente e affrontare al meglio le sfide professionali.

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