La Nuova Sardegna

Turismo e concerti

Con l’imposta sulle vacanze Olbia finanzierà i grandi eventi

di Giandomenico Mele
Con l’imposta sulle vacanze Olbia finanzierà i grandi eventi

Incassata una cifra record pari a 2 milioni 700mila euro

18 aprile 2024
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Olbia La città gallurese è quella che ha incassato di più nel 2023 dall’imposta di soggiorno. Un risultato, secondo i dati dell’Osservatorio realizzato da Jfc tourism & management, che lo conferma come ente a forte vocazione turistica, ma anche leader di quel mercato delle prime e seconde case destinate ai cosiddetti affitti brevi, che sono diventate il traino di un turismo extralberghiero in fortissima crescita sul territorio.

Olbia, comune leader, nel 2023 ha incassato 2 milioni 699 mila euro, con una crescita costante rispetto ai poco più di 2 milioni del 2022 e il milione 457 mila euro del 2021. «Siamo felici di un risultato che dimostra come sia stata felice la scelta, condivisa con il sindaco, Settimo Nizzi, di ritoccare l’anno scorso l’imposta al rialzo, tra i 50 centesimi e un euro – spiega Alessandro Fiorentino, assessore comunale al Bilancio -. I numeri parlano chiaro e dimostrano che l’aumento non ha inciso sulle presenze, portando un ottimo risultato a livello contabile, senza toccare le tasche dei nostri concittadini. Ricordiamo che i soldi verranno investiti o direttamente sul turismo, o per la sistemazione di aree urbane e verde pubblico, interventi che incidono comunque sull’attrattività turistica della nostra città».

Per Olbia gli incassi vanno ad alimentare soprattutto il volano del turismo, anche finanziando i grandi eventi, che a loro volta portano tanti turisti, che alimentano le casse del Comune. Un circuito virtuoso che sta portando risultati. «L’evento a scopo turistico porta un ritorno evidente a livello di immagine, ma gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno dimostrano come incida anche dal punto di vista economico – spiega Fiorentino – senza contare il grande indotto che porta per tutte le attività economiche della nostra città». La città gallurese è anche tra quei comuni sardi che hanno stipulato un accordo con Airbnb per il versamento diretto della tassa di soggiorno, insieme ad Arzachena, Golfo Aranci, Posada, Santa Teresa Gallura e Stintino. Un meccanismo che consente di incassare cifre certe in rapporto al volume degli affitti regolari sulla piattaforma di Airbnb e far emergere un po’ del sommerso, che comunque resta molto alto.
 

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