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Amministrative

Elezioni comunali a Sassari, ultimatum al Pd: «Sbrigatevi a fare il nome»

di Roberto Sanna
Elezioni comunali a Sassari, ultimatum al Pd: «Sbrigatevi a fare il nome»

Dopo i 5 Stelle anche i Progressisti e altre sigle escono allo scoperto. La coalizione del Campo largo tiene ma i tempi cominciano a stringere

16 aprile 2024
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Sassari Il centrosinistra cittadino continua a ingarbugliarsi nella strada che porta all’annuncio del candidato sindaco e alla presentazione delle liste. Il Pd continua a non esprimere il nome del candidato e rimandare l’annuncio e all’interno della coalizione, che comunque resta in piedi, le varie sigle cominciano ad agitarsi. Forse anche solo per mettere pressione, ma è chiaro che il continuo dilazionare i termini dell’annuncio ufficiale sta provocando qualche malumore.

Così dopo il messaggio dei 5Stelle arrivato lunedì sera, ieri pomeriggio è arrivata una nota inequivocabile firmata da Demos, Fortza Paris, Progressisti, Psi e Sinistra Futura: «Siamo preoccupati per il ritardo con cui si stanno definendo le candidature di Sassari e Alghero – dice il documento –. In particolare su Sassari, pur riconoscendo al Pd la responsabilità di avanzare una propria proposta di candidatura, pensiamo si debba tenere conto dei chiari segnali che arrivano dalla società civile che riguardano la necessità di esprimere una leadership ispirata ai principi di rinnovamento, cambiamento e inclusività».

Arriva poi in conclusione un chiaro riferimento all’eccessivo prolungamento della discussione interna: «Avendo ritenuto opportuno su vostra richiesta rinviare a lunedì 15 la discussione e la decisione sulle candidature a sindaco, spirato tale termine, chiediamo che sia fissato un incontro già domani (oggi per chi legge, ndc), diversamente ci riterremo legittimati a nostra volta ad avanzare e deliberare proposte».

Il messaggio è chiaro, così come è altrettanto chiaro che si sta andando a due velocità e i vertici del Pd sono indietro: ieri sera si è svolta in una piazzetta del centro storico la prima festa elettorale promossa dal progetto “Aggiungi cultura a Sassari”, un movimento con tante persone della società civile che alle ultime Regionali ha ottenuto un ottimo risultato in termini di voti. C’era tanta gente, molti legati al Pd, c’erano molti giovani che sono stati anche invitati a formalizzare una lista elettorale che sembra praticamente chiusa, ma in mezzo a questo entusiasmo il paradosso era che quelle persone non avevano un candidato sindaco di riferimento.

Lunedì i più ottimisti avevano sperato che potesse essere il giorno giusto per il primo discorso ufficiale del candidato, ma ieri mattina la speranza è stata accantonata davanti all’ennesimo rinvio: questione di ore, si dice, per dirimere in maniera pacifica la dicotomia che vedrebbe contrapposti Giuseppe Mascia, segretario provinciale, e il due volte sindaco Gianfranco Ganau. Per maniera pacifica, ovviamente, si intende senza strascichi che potrebbero pesare al momento del voto, soprattutto se si dovesse arrivare a un ballottaggio con Nicola Lucchi (candidato dei Civici che stanno per chiudere l’esperienza a Palazzo Ducale) o col rettore Gavino Mariotti (candidato delle forze di centrodestra).

Potrebbe essere oggi quindi il giorno del tanto sospirato annuncio, ma non è detto. Quello che sembra certo è che le forze del Campo largo stanno cominciando seriamente a preoccuparsi: intanto perché gli avversari sono già usciti allo scoperto e sono già al lavoro per chiudere le liste (10 e 11 maggio le date, ogni lista può contenere dai 23 ai 34 nominativi) e poi perché temono di dilapidare il vantaggio accumulato con la vittoria di Alessandra Todde alle Regionali. Se ancora non siamo ai ferri corti, la sortita dei 5 Stelle e degli altri partiti forse non è un ultimatum ma ha le sembianze di un’operazione per mettere pressione al Pd: «Fate voi, insomma, ma se non vi sbrigate dovremo pensarci noi».

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