La Nuova Sardegna

dopo sei anni 

Baretti contestati, assolto l’ex sindaco Floris 

Baretti contestati, assolto l’ex sindaco Floris 

Era accusato di abuso d’ufficio e di falso ideologico insieme a un dirigente comunale

24 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il fatto non sussiste, l’ordinanza di fine mandato che bloccava la demolizione dei chioschi irregolari del Poetto non costituisce un abuso d’ufficio e neppure un falso ideologico. A sei anni dall’avvio del procedimento penale l’ex sindaco di Cagliari e oggi senatore del centrodestra Emilio Floris esce assolto dal processo insieme al dirigente comunale Pietro Cadau. A decidere per la non colpevolezza dei due imputati è stato il collegio della prima sezione del tribunale, presieduto da Giuseppe Pintori. Il pm Gaetano Porcu aveva chiesto la condanna a un anno e mezzo, ma alla fine hanno prevalso le tesi dei difensori Rita Dedola e Francesco Marongiu per Floris, Pierluigi Concas e Riccardo Schirò per Cadau.

La vicenda è quella dei baretti, gli stessi che sono stati demoliti e ricostruiti a tempo di record dopo un accordo fra i titolari e la giunta, gravava infatti un ordine di demolizione del 5 novembre 2009 che dopo una serie di lungaggini stava per essere ottemperato nella primavera del 2011, a ridosso delle elezioni comunali. E invece, proprio negli ultimi giorni del mandato, il 16 maggio, l’allora sindaco Floris decise di bloccare i lavori con l’ordinanza finita sotto la lente della Procura. L’atto, firmato dopo una conferenza dei servizi istruita da Cadau, si fondava sulla tutela della sicurezza dei bagnanti, che sarebbe stata messa a rischio dai cantieri necessari per le demolizioni, oltre che della viabilità che sarebbe stata compromessa proprio a ridosso della stagione estiva. Ma subito dopo l’emissione dell’ordinanza salva-baretti la Procura acquisì tutti i documenti alla base di quella decisione, che apparve molto legata a esigenze elettorali. Da qui l’inchiesta giudiziaria e il successivo rinvio a giudizio per l’ex sindaco e per il dirigente, mentre sui titolari dei baretti cadeva la scure del tribunale: tutti condannati per violazioni paesaggistiche e abusi di varia natura, dopo anni e anni in cui sull’arenile del Poetto aveva regnato l’anarchia.

Al dibattimento il senatore Floris ha ribadito di aver preso la decisione di sospendere le demolizioni soltanto per ragioni di sicurezza e di interesse pubblico, una tesi fortemente sostenuta dalla difesa che ieri ha concluso gli interventi. Alla fine, dopo sei anni, è arrivata l’assoluzione. (m.l)

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative