La Nuova Sardegna

Ragazzine ridotte in schiavitù: 13 in cella 

Ragazzine ridotte in schiavitù: 13 in cella 

Cagliari, minorenni in arrivo da Nigeria e Ghana costrette a prostituirsi sotto minaccia di riti voodoo

09 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Nove donne e quattro uomini della Nigeria e del Ghana residente tra la Sardegna e la Penisola sono stati arrestati per aver ridotto in schiavitù sei ragazze giovanissime loro connazionali e di averle costrette a prostituirsi sotto la minaccia dei riti voodoo da rivolgere contro di loro o i familiari. Le hanno agganciate nei loro paesi natii con la promessa di un lavoro onesto, anche attraverso Facebook e, dal momento in cui hanno messo piedi nei campi profughi della Libia, per le ragazze è cominciato l’inferno. La storia è emersa grazie ai contatti degli operatori dello sportello anti-tratta con le donne straniere che si prostituiscono nelle strade di Cagliari. A poco a poco le sei ragazze hanno preso fiducia e cominciato a raccontare la loro tragedia, la squadra mobile di Cagliari ha avviato le indagini e sono stati cercati i riscontri ai racconti delle ragazze. E’ così che si è delineata la responsabilità precisa dei tredici trafficanti di esseri umani, che sono accusati anche di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Le donne della rete erano quasi tutte ex prostitute. Gli agenti della Mobile ieri hanno arrestato i tredici presunti trafficanti col supporto dei Reparti Prevenzione Crimine Sardegna e dei colleghi delle altre città in cui questa rete operava, vale a dire Reggio Calabria, Perugia, la provincia di Pistoia, Pescara. Le ragazze, una volta arrivate in Italia con i barconi, venivano riagganciate dalla rete e segregate in appartamenti (gli agenti ne hanno individuati sei tra Cagliari, Quartu e uno a Perugia) fino al giorno dell’esordio in strada. Gli sfruttatori pretendevano la restituzione di 30mila euro perché tanto dicevano era costato loro farle arrivare in Italia. Coi prezzi minimi delle tariffe imposte alle nigeriane ci avrebbero messo dai 7 ai 10 anni per riuscirea pagare il presunto debito.

Ecco i nomi degli arrestati: Orobosa Moses, Joy Imafodon, Bright Edosa, Jiuliet Iyen, Adizatu Jude, Blessing Kayode, Joy Edigbonya, Flora Iyoha, Luliet Adodo, Francis Adumaza, Tracy Evans e Efosa Igbinere.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative