La Nuova Sardegna

la denuncia 

Coldiretti all’attacco della Regione 

Cualbu: prezzo del latte ai minimi storici e pastori piegati dalla siccità

09 giugno 2017
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SASSARI. I pastori sul piede di guerra attendono risposte su tanti temi rimasti in sospeso. Prezzo del latte ai minimi storici - circa 50 centesimi - e clima poco clemente con nevicate straordinarie in inverno e la mazzata finale della siccità nelle ultime settimane. Con conseguenze terribili, denuncia la Coldiretti: assenza di pascoli, di acqua e delle scorte di foraggio «che stanno costringendo i pastori a comprarlo a prezzi alti dal continente con l’aggiunta dei costi di trasporto». «È da tempi non sospetti che abbiamo cercato di coinvolgere la Regione – lamenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Tutte proposte rimaste ad oggi lettera morta». Una piccola risposta è giunta «con lo stanziamento dei 14 milioni per il settore nella legge di stabilità approvata il 13 aprile scorso e per i quali abbiamo chiesto un’adeguata ricaduta ai pastori. Iniziativa rivelatasi inefficace perché i soldi sono rimasti nel cassetto della Regione. La realtà è che i pastori continuano a ricevere dai 50 ai 60 centesimi di euro al litro di latte conferito – rimarca il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – mentre ci risulta che il Pecorino romano prodotto nell’annata 2015 – 2016 in giacenza (100, 70 o 50 mila quintali), è stato venduto. Pare infatti che solo il 10 per cento dei trasformatori abbia ancora del formaggio invenduto. Inoltre le produzioni di Romano quest’anno sono crollate e si attestano ad un – 25 % rispetto allo scorso anno. Purtroppo però continuiamo a non avere dati ufficiali sul settore e non ci risulta che la Regione abbia posto al riguardo nessun vincolo. Insomma siamo ancora all’anno zero».

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