La Nuova Sardegna

la banda capeggiata da giovanni olianas 

Rapine ai furgoni e ai caveau tre anni sul filo del terrore

Rapine ai furgoni e ai caveau tre anni sul filo del terrore

CAGLIARI. Alla fine sono rimasti in trentuno a rispondere in un processo pubblico programmato nel carcere sassarese di Bancali di una lunga serie di rapine ai furgoni portavalori, reato moderno, di...

30 maggio 2017
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CAGLIARI. Alla fine sono rimasti in trentuno a rispondere in un processo pubblico programmato nel carcere sassarese di Bancali di una lunga serie di rapine ai furgoni portavalori, reato moderno, di rapida esecuzione, più violento ma meno rischioso sul piano giudiziario del vecchio sequestro di persona. Gli uomini d’oro, le menti della banda, secondo il sostituto procuratore della Dda sarda Danilo Tronci, sono l’ex vicesindaco di Villagrande Giovanni Olianas, Luca Arzu, Angelo Lostia e Salvatore Sanna. Loro sono i promotori di un’associazione a delinquere cui altri sedici - tra cui Antonello Mesina - hanno partecipato nelle vesti di comprimari con compiti operativi. Lo scopo della banda, semplice nel suo terrificante spregio di qualsiasi forma di legalità, era di saccheggiare i furgoni e anche sedi e caveau delle società portavalori senza lesinare armi e proiettili. Per poi finanziare un traffico di sostanze stupefacenti che nel progetto criminale doveva moltiplicare i profitti con investimenti mirati. Progetto realizzato con determinazione tra l’ottobre 2013 e il marzo 2016, quando la Dda ha assestato un colpo di mannaia al gruppo criminale, mettendo in luce attraverso intercettazioni e indagini profonde i tratti di un’organizzazione spietata, in grado di seminare il terrore tra gli operatori delle agenzie di vigilanza e di trasporto valori.
Tra i colpi contestati, che saranno al centro del processo sassarese, la rapina alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro (14 ottobre 2013, con un bottino di cinque milioni di euro), il tentativo di assalto alla Mondialpol di Arzachena (27 luglio 2015), il colpo al portavalori della Vigilpol sulla Statale 131 a Bonorva (primo settembre 2015, bottino 500 mila euro), le tentate rapine a portavalori a Siligo e Barbusi (il 23 novembre e il primo di dicembre 2015) e gli assalti falliti ad altri blindati Mondialpol (il 7 dicembre 2015 sulla Ardara-Siligo e il 21 dicembre 2015 sulla Olbia-Sassari).
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