La Nuova Sardegna

Tutti contro la cannabis “ludica” 

Tutti contro la cannabis “ludica” 

Dal Pd a Forza Italia: così i consiglieri regionali hanno affossato la mozione  

26 maggio 2017
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SASSARI. Tra i 23 contrari alla mozione sulla legalizzazione sperimentale della cannabis ci sono anche diversi esponenti della maggioranza. Tra quelli che hanno deciso di rinunciare all’anonimato ci sono le consigliere del Pd Rossella Pinna e Daniela Forma: «Una scelta di coerenza, dopo aver trattato i temi della fetopatia alcolica e della ludopatia non potevamo lanciare un messaggio contrastante approvando una mozione sulla legalizzazione del mercato della cannabis per scopi ludici. Piuttosto – spiega Daniela Forma – ci dovremo impegnare per sensibilizzare e informare». L’aspetto terapeutico non si discute: «Si parla di cose diverse che non possono essere presentate sullo stesso piano. Nessuno è contrario alla sperimentazione terapeutica», conclude Daniela Forma.
Tra i sostenitori del no c’è anche Augusto Cherchi, consigliere del Partito dei sardi: «Ho votato contro perché credo che questo non sia un argomento da discutere con una semplice mozione. Infatti, ho stimolato il Consiglio affinchè la discussione fosse imbastita sulla proposta di legge che giace in commissione. E serve una discussione senza falsi moralismi, sia per quanto riguarda l’aspetto terapeutico sia per quello ludico».
La pensa diversamente Luca Pizzuto, consigliere regionale dell’Mdp: «Ognuno ha votato secondo coscienza. Noi, comunque, non ci fermeremo e spero che la legge sulla legalizzazione venga presentata prima del termine di questa legislatura – spiega Pizzuto –. Per quanto mi riguarda è stato un errore, abbiamo perso l’occasione di trasformare la Sardegna in un laboratorio di modernità e continueremo a iscrivere all’università del crimine i giovani che vengono sorpresi in possesso di pochi grammi di marijuana».
Dall’altro lato del consiglio regionale, anche se non era presente al momento del voto, c’è Marco Tedde, esponente di Forza Italia molto vicino alle posizioni espresse dalle consigliere del Pd che hanno votato contro la mozione: «Sono d’accordo con chi voleva escludere il capitolo dedicato alle attività ludiche. In effetti sarebbe bastato un trattino di penna per mettere quasi tutti d’accordo e per fare un passo avanti. In questi casi è necessario procedere per gradi, un passo dopo l’altro e, chissà, una volta raggiunto l’’obiettivo si sarebbe potuto procedere verso altri traguardi». Tedde, tuttavia, è contrario alla diffusione della cannabis per motivi ricreativi: «Non mi piace che venga utilizzata con il solo scopo di sfuggire alla realtà, non credo che ci si debba estraniare dal mondo in alcun modo». Il discorso cambia quando si parla di utilizzo terapeutico: «Sono favorevole, ma prima è necessario che ci sia una sperimentazione», conclude il consigliere rregionale Marco Tedde. (c.z.)
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