La Nuova Sardegna

Il consiglio regionale dice no alla legalizzazione della cannabis in Sardegna

Una piantagione di cannabis sequestrata in Sardegna
Una piantagione di cannabis sequestrata in Sardegna

Assemblea spaccata in modo trasversale agli schieramenti, bocciata con 23 voti contro 19 la richiesta di candidare l'isola come regione capofila in Italia su un progetto sperimentale-pilota sulla coltivazione della cannabis

24 maggio 2017
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CAGLIARI. Bocciata dal consiglio regionale la mozione sulla legalizzazione della cannabis a scopi terapeutici ma anche ludici. La proposta del centrosinistra, appoggiata anche dal capogruppo del Psd'Az Angelo Carta, è stata fermata con 23 no e 19 sì.

Il documento, illustrato in aula da Paolo Zedda (Spd), impegnava la giunta a candidare la Sardegna come regione capofila in Italia su un progetto sperimentale-pilota per la legalizzazione, coltivazione e regolamentazione del mercato della cannabis e dei suoi derivati a fini terapeutici e ludici.

Il consiglio si è spaccato in maniera trasversale agli schieramenti tra favorevoli e contrari all'uso della marijuana. Rossella Pinna e Daniela Forma, del Pd, hanno chiesto lo stralcio dell'uso ludico della cannabis, incontrando però l'opposizione dei proponenti della mozione.

«La sperimentazione - ha spiegato Zedda, che ha spinto per mettere in votazione tutto il documento - sarebbe un passo in avanti contro il proibizionismo e gli affari della criminalità organizzata».

Il consigliere del gruppo misto Fabrizio Anedda ha augurato «buona canna a tutti», mentre Paolo Truzzu (Fdi) ha ironizzato sull'impatto che avrebbe all'esterno l'approvazione di una simile mozione: «In molti ci chiederebbero 'ma cosa vi siete fumati?'».

Spaccato il Pd, con Roberto Deriu che ha parlato di «mozione timida» rispetto ai temi legati alla legalizzazione, e le consigliere Pinna e Forma che hanno invece frenato sugli aspetti ludici della stessa legalizzazione.

Luca Pizzuto (Art.1-Sdp) è andato oltre: «Qui c'è una certa ipocrisia, almeno una volta nella vita e almeno alcuni dei consiglieri di quest'aula hanno provato la cannabis».

La giunta non si è voluta esprimere e l'assessore della Sanità Luigi Arru si è rimesso alla decisione del consiglio. «Ci sono  - ha ricordato - prove scientifiche dell'utilità della cannabis a fini terapeutici per quanto riguarda i trattamenti del dolore, come antiemetico nell'ambito della chemioterapia e per la spasticità di pazienti con la sclerosi multipla. Possiamo essere una Regione che vuole implementare la ricerca in questi tre ambiti, ho invece qualche perplessità per l'uso a fini ludici».

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