La Nuova Sardegna

errore di calcolo sui termini

Megavilla abusiva: Murgioni salvato dalla prescrizione

Megavilla abusiva: Murgioni salvato dalla prescrizione

CAGLIARI. Un errore di calcolo sui termini della prescrizione commesso dalla Corte d’Appello ha salvato l’ex consigliere regionale ed ex sindaco di Castiadas Eugenio Murgioni dalla condanna a un anno...

12 maggio 2017
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CAGLIARI. Un errore di calcolo sui termini della prescrizione commesso dalla Corte d’Appello ha salvato l’ex consigliere regionale ed ex sindaco di Castiadas Eugenio Murgioni dalla condanna a un anno e dieci mesi che gli era stata inflitta il 19 maggio dell’anno scorso dal tribunale, colpevole di abuso d’ufficio, falso e abusi edilizi per aver costruito una megavilla a Genna Spina denunciandola come magione agricola. Salvi anche il progettista Luigi Lobina e il tecnico comunale Giuseppe Farris, difesi da Carlo Amat e Giulio Pala: in primo grado erano stati condannati a un anno. All’udienza di ieri, in cui la Procura generale si apprestava a chiedere la conferma della prima sentenza, l’avvocato Massimiliano Ravenna - difensore di Murgioni - ha illustrato una decisione della Corte di Cassazione emessa il 18 dicembre 2014 a sezioni riunite dove si stabilisce che nel caso in cui il processo venga rinviato per un «oggettivo impedimento» del difensore il termine della prescrizione può essere e dev’essere congelato, ma solo fino a un massimo di sessanta giorni. Nel caso di Murgioni invece erano stati calcolati 80 giorni in più, che invece devono essere considerati - così sancisce la Cassazione - incorporati nei termini. Preso atto della questione sollevata da Ravenna i giudici si sono riuniti in camera di consiglio e quando sono usciti hanno dichiarato tutti i reati estinti per prescrizione.

La vicenda è ormai nota: per costruire una megavilla nelle campagne di Castiadas, il paese di cui era sindaco, Murgioni si era inventato un’attività agricola qualificandosi come produttore vitivinicolo. Poi, grazie alle amicizie interne al comune, erano arrivate le autorizzazioni. Era stato un esposto anonimo, rilanciato dal Gruppo di intervento giuridico, a portare l’attenzione del nucleo investigativo del Corpo Forestale sul buen retiro di Murgioni. Così era saltato fuori che l’ex consigliere regionale - arrestato e indagato nel procedimento per i fondi ai gruppi – nel 2005 aveva acquistato un’area di ottomila metri a Genna Spina da un latifondista agricolo, un’altro brandello di terra l’aveva fatto acquistare al padre per poi comprarlo da lui. Quindi negli anni successivi aveva costruito non una casa qualsiasi, ma una residenza d'alto bordo: oltre duecento metri quadrati per ognuno dei due piani più seminterrato, telecamere di sicurezza a circuito chiuso, rifiniture extralusso e materiali preziosi. Un intervento massiccio su un’area agricola, senza possedere alcun requisito. (m.l)

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