La Nuova Sardegna

Esuberi e traffico a picco licenziati 45 lavoratori

di Gian Mario Sias
Esuberi e traffico a picco licenziati 45 lavoratori

Lettera della Sogeaal al personale della security. L’accusa: troppe assunzioni

10 maggio 2017
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ALGHERO. Sogeaal licenzia. La società di gestione del “Riviera del corallo” ha inviato ai sindacati la comunicazione di avvio delle procedure di licenziamento del personale dei controlli di sicurezza. L’iter riguarda 45 dei 264 dipendenti di Sogeaal. La notizia, drammatica, non arriva come un fulmine a ciel sereno: la scelta di esternalizzare quel servizio, già resa nota dai vertici di Nuraghe Biancu, era il preludio a questo passaggio, dolorosissimo, che stride maledettamente con le belle notizie e gli squilli di tromba che arrivano dagli altri aeroporti sardi, dove il boom di arrivi fuori stagione fa sperare in numeri che Alghero, allo stato attuale, non può neanche permettersi di sognare.

«Troppe assunzioni». Semmai la notizia clamorosa, comunque la si voglia interpretare, è che per la prima volta compaiono – a giustificazione dello stato di difficoltà che la società sta affrontando anche attraverso questa operazione di razionalizzazione e di riorganizzazione delle risorse umane – alcune valutazioni sulle scelte compiute dall’azienda sin dalle sue origini. Per la prima volta è scritto, è nero su bianco, che se Sogeaal è in rosso dipende dal fatto che è stata gestita per tanto tempo con criteri politici e non imprenditoriali, e che uno dei fattori è stato il gran numero di assunzioni anche quando non ce n’era alcun bisogno. Parole clamorose per spiegare le drastiche decisioni assunte e quelle che, a occhio, potrebbero arrivare a breve. E se queste affermazioni non mancheranno di suscitare le reazioni della politica, i licenziamenti hanno già scatenato le ire delle organizzazioni sindacali.

I sindacati. «La Sogeaal ha inviato alle organizzazioni sindacali la procedura di licenziamento di tutto il personale addetto ai controlli di sicurezza, la cui attività è stata terzializzata tramite bando di gara», riferisce per primo il segretario regionale di Filt Cgil, Arnaldo Boeddu. «Azienda e politica hanno lasciato il cerino in mano ai sindacati che si trovano da sole a dover gestire il “passaggio” delicato dei lavoratori di questo settore senza aver alcuna tutela», prosegue Boeddu, secondo il quale «nel bando di gara nulla si dice rispetto al passaggio del personale, nessuna clausola sociale è stata apposta per la tutela dei livelli occupativi e di reddito». Anzi, insiste, «del bando di gara cui hanno partecipato otto aziende non è dato sapere nulla». Poi Boeddu chiede «perché la società non ha mantenuto “in house” l’attività remunerativa della security?». E ancora. «Perché una volta aver deciso la totale terziarizzazione di tale attività, tutto ciò non è stato disposto affittando il ramo di azienda?». Filt Cgil preannuncia battaglia, proprio come UilTrasporti, che «farà tutto quanto in suo potere per reagire in maniera adeguata a simili barbarie manageriali». Tanto più che «la scelta è discutibile anche perché quello della Security è un settore che ha da sempre garantito entrate certe alle casse aziendali».

«Logiche politiche». Al di là della decisione resa nota ieri da Sogeaal, sono clamorosi alcuni passaggi della lunga missiva che Sogeaal ha indirizzato ad Assessorato regionale del Lavoro, Aspal Sardegna, Aspa di Sassari, Rsa, Fit Cisl, Filt Cgil, Uilt, Ugl Trasporto aereo, Federmanager Sardegna e Ispettorato territoriale Sardegna. Per Sogeaal «la perdurante crisi origina principalmente dalle scelte strategiche iniziali, caratterizzate da logiche più politiche che imprenditoriali». E poi a produrre la crisi è stato il «ricorso sistematico all’assunzione di personale, a prescindere dalle effettive necessità operative». La guerra è aperta.

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