La Nuova Sardegna

Sullo sfondo la guerra con Maninchedda

Sullo sfondo la guerra con Maninchedda

L’assessore ai Lavori pubblici ha presentato tre esposti contro i ritardi dell’azienda pubblica

03 maggio 2017
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SASSARI. È un corpo a corpo che va avanti da tempo quello tra l’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda e il presidente nazionale dell’Anas Vittorio Armani. Che ha il suo teatro di scontro principale sulla strada-cantiere Sassari-Olbia, con la Regione che esercita il suo doppio ruolo di guardiano e gestore della cassa (i fondi sono su un contro corrente intestato alla Regione), e l’assessore Maninchedda che marca stretta l’Anas prendendosi in carico da anni tutte le emergenze.

Ma, se per la Sassari-Olbia, è bastata la voce grossa, negli ultimi mesi la strategia globale è cambiata, e si è passati alle carte bollate.

Il primo esposto è stato ad aprile, sulla 195 Sulcitana, con il cantiere lumaca aperto da 5 anni e lavori perenni «che mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone e arrecano danni economici alle attività commerciali della zona per l’eccessivo protrarsi degli interventi». L’esponente della giunta Pigliaru punta il dito in particolare sul primo e terzo lotto e sull’opera connessa a sud – tratto di raccordo con l’aeroporto di Elmas – dell’appalto da 139 milioni di euro affidato nel 2009 all’impresa Grandi Lavori Fincosit. «Avevamo già chiesto all’Anas di rescindere il contratto – spiega Maninchedda – ci sono diverse relazioni dei collaudatori che hanno registrato notevoli ritardi».

Dal Sulcis l’esponente del partito dei sardi si sposta dopo una settimana alla 554 bis, l’arteria realizzata pochi anni fa che permette di raggiungere l’Ogliastra da Cagliari evitando la vecchia litoranea, chiusa al traffico dopo una frana. L’Anas ha infatti comunicato che non riuscirà a completare i lavori, come da programma, entro il 30 giugno ma che riaprirà per quella data una sola carreggiata a doppio senso di marcia. La replica dell'assessore: nuovo esposto e richiesta ai Comuni di notificargli tutti i disagi economici patiti e le compromissioni dei livelli di sicurezza e di incolumità dei cittadini per il protrarsi dei lavori.

Infine la 131 e il terzo esposto, presentato alle procure di Sassari, Nuoro e Oristano la scorsa settimana per i «ritardi nello sviluppo della progettazione delle opere sui «nodi critici» della statale 131 a nord di Bauladu, in provincia di Oristano - dal km 109 al km 209,5» e «la mancata esecuzione degli interventi di manutenzione della pavimentazione nei tratti più ammalorati». Secondo Maninchedda questi problemi «fanno sì che permangano le insostenibili situazioni di insicurezza per la circolazione stradale lungo l'infrastruttura viaria più importante della Sardegna». (g.bua)

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