La Nuova Sardegna

CHIA. Ignazio Ganga confermato al timone della Cisl sarda. Il segretario uscente ha ottenuto 107 voti su 109. Un plebiscito per il leader del sindacato cattolico. Confermata anche la segreteria, composta da Francesco Piras e Federica Tilocca. Ganga ha fatto un bilancio di un congresso unitario, che ha avuto una forte componente elaborativa, di lettura della situazione socio-economica dell'isola per adattare a essa le strategie sindacali dei prossimi 4 anni. «La stagione congressuale, durata esattamente quattro mesi, ha registrato una grande partecipazione democratica che ha coinvolto, nel corso di 180 congressi di base provinciali e regionali di categoria e confederali, migliaia di iscritti e che ha portato all'elezione di 9 nuovi segretari generali di federazione e confederali, la maggior parte sotto 40 anni d'età». Ganga ha concluso il suo intervento riproponendo le parole pronunciate da Giannetto Lay, primo segretario generale regionale, a conclusione del congresso regionale che lo elesse alla guida del movimento sindacale Cisl sardo nel 1974: «Non sarà certo questo nostro congresso – disse Lay – a dare soluzioni taumaturgiche ai problemi che abbiamo di fronte. Ma può dare significato a un impegno, quello dei lavoratori, che è testimonianza nel nostro Paese almeno di uno sforzo di volontà, di contribuire fattivamente, responsabilmente e seriamente alla costruzione di una società più partecipata, alla misura dell'uomo». Al termine di quella giornata congressuale Lay fu chiamato al telefono dall'allora presidente della Regione, Paolo Dettori ,che lo invitava a un incontro per l'apertura di un tavolo di trattative su alcuni problemi dell'Isola. «Non so se Pigliaru – ha commentato con un sorriso Ganga – chiamerà il segretario generale della Cisl sarda per iniziare una stagione di confronto sulle vertenze e i problemi in atto in Sardegna».

Prima della rielezione di Ganga ieri è stato il turno degli otto segretari provinciali, che hanno tutti chiesto alla Regione risposte sul rilancio della economia dell’isola. «Quasi un anno fa abbiamo scioperato unitariamente per una vertenza territoriale – ha attaccato il segretario di Sassari, Gavino Carta –. La Giunta non ci ha dato risposte». «Attendiamo il completamento delle infrastrutture soprattutto sul fronte della viabilità e dei trasporti», ha aggiunto il numero uno della Gallura, Mirko Idili. «Attendiamo il Piano di rilancio del Nuorese – ha concluso il segretario Michele Fele –. Senza risposte torneremo in piazza. Con o senza altri sindacati».