La Nuova Sardegna

Pigliaru: «La libertà va difesa ogni giorno»

 Pigliaru: «La libertà va difesa ogni giorno»

A Cagliari alla manifestazione per la Liberazione ha sfilato oltre un migliaio di persone

26 aprile 2017
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CAGLIARI. Le note di Fratelli d'Italia nel momento della commemorazione dei caduti. Ma soprattutto la musica e le parole di Bella Ciao diffuse dagli altoparlanti: anche a Cagliari un migliaio di persone hanno partecipato al corteo per le strade principali della città per il 72/o anniversario della Liberazione. Tante le bandiere, anche della Palestina. Ed uno striscione rosso per ribadire il No alle guerre.

La manifestazione è partita intorno alle 10 da via Alghero e ha attraversato via Sonnino per la deposizione della corona di alloro nel parco delle Rimembranze per i caduti durante la guerra, poi in via Roma. In testa il gonfalone della città di Cagliari.

Un gruppetto di donne ha sfilato portando a piedi la bicicletta in ricordo delle partigiane che durante il conflitto davano una mano, spesso come staffette, alla lotta contro i nazifascisti. In prima fila anche l'Anpi, associazione nazionale partigiani. Poi il raduno finale e i saluti dal palco in piazza del Carmine. Con un appello alla pace rilanciato anche dal presidente del Comitato 25 aprile, Marco Sini. I giovani iscritti all'Anpi hanno letto dal palco la testimonianza del partigiano Nino Garau sulle lotte antifasciste in Emilia Romagna. «È importante - ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda durante la sfilata - celebrare questa ricorrenza, soprattutto in un momento come questo in cui purtroppo si costruiscono muri: è importante ricordare l'idea di un'Europa dei diritti così come la concepiva Spinelli». In serata la Brigata ebraica ha festeggiato il 25 Aprile a Castello. Anche il presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha voluto essere presente con una sua testimonianza sul 25 Aprile.

«L'antifascismo resta un valore fondante della Repubblica italiana - ha detto Pigliaru - da rilanciare e difendere ancor più oggi, mentre in Europa riemergono pericolose derive estremiste e xenofobe. Noi non dimentichiamo i tantissimi partigiani sardi che hanno dato il loro contributo alla Liberazione, donne e uomini che hanno lottato per il loro Paese e che devono essere modello per i nostri ragazzi, ancora oggi. È nostro dovere coltivare la Memoria - ha detto il presidente -, raccontare quello che i nostri padri raccontarono a noi e i nostri nonni hanno vissuto, trasferire ai nostri figli l'amore per la libertà, che non è scontata, né acquisita, che va difesa ogni giorno e rivendicata per tutti i Popoli, anche per chi cerca in Europa una vita migliore. Dobbiamo aprirci all'esterno, dobbiamo combattere la tendenza a chiuderci negli egoismi nazionali. Egoismi che hanno generato le tragedie della storia, anche quelle del Novecento. Io auguro un buon 25 Aprile a tutti»

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