Il sindaco apre le porte ma la città si ribella
BOSA. La decisione arriverà presto, anche nella cittadina del Temo la volontà dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mastino (foto) è di partecipare al bando Sprar per la...
BOSA. La decisione arriverà presto, anche nella cittadina del Temo la volontà dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mastino (foto) è di partecipare al bando Sprar per la microaccoglienza: in questo modo Bosa sarebbe chiamata a offrire ospitalità a 24 migranti. Ma l’argomento sta suscitando vivacissime reazioni da parte della comunità: tra i bosani, sono tanti quelli che ritengono non sia giusto accogliere gli stranieri che sbarcano nella nostra isola sottolineando la crisi economica e l’assenza di lavoro, oltre all’incapacità dell’amministrazione di sostenere con le proprie risorse tutte le famiglie bisognose. Qualche giorno fa il tema è stato affrontato in una affollatissima assemblea popolare durata più di tre ore, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti dell’Anci. Il verdetto appare scontato ma per ufficializzarlo bisognerà attendere il consiglio comunale convocato per giovedì 27. Anche a Bosa l’alternativa, se non ci sarà l’adesione al bando Sprar, potrebbe essere l’apertura di un centro migranti da parte della prefettura.