La Nuova Sardegna

Turismo e agricoltura, ecco il patto

Progetto transfrontaliero Prometea per rilanciare l’offerta delle zone interne

22 aprile 2017
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SASSARI. Favorire l’imprenditorialità e l’innovazione delle aziende agroalimentari e agrituristiche, migliorare il sistema ricettivo integrato tra zone costiere e zone interne, creare un marchio di qualità che identifichi le peculiarità delle strutture agrituristiche. Sono gli obiettivi che la Toscana, la Sardegna, la Corsica e l’area compresa tra Provenza, Alpi e Costa Azzurra perseguono attraverso Prometea, progetto di cooperazione transfrontaliera finanziato dal Piano operativo “Marittimo Italia-Francia”. La partnership, di cui è capofila la Regione Toscana, coinvolge Avitem, l’Agenzia delle città e dei territori sostenibili del Mediterraneo, Quinn, il Consorzio universitario di ingegneria per la qualità e l’innovazione di Pisa, la Camera di Commercio della Corsica del Sud e, per la Sardegna, Laore e l’Università di Sassari.

Prometea durerà due anni e avrà una dotazione di 1milione e 600mila euro. Per la Sardegna ci sono 600mila euro da investire tra Alghero, Villanova Monteleone, Montiferru, Marghine e Planargia. Il progetto vuole sostenere il rafforzamento della capacità di innovazione delle imprese, con grande attenzione per quella femminile e giovanile, l’identificazione e la valorizzazione di modelli di filiera multifunzionali e sostenibili per promuovere la qualità dei prodotti. «Vogliamo valorizzare le potenzialità delle zone interne, mettendo a sistema le energie e la visibilità delle coste della Sardegna con le aree rurali», spiega l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria. Per Maria Ibba, direttore generale di Laore, «promuoviamo l’innovazione multifunzionale delle piccole e medie aziende agricole, agroalimentari e della pesca, per costruire reti che costituiscano fattore di crescita economica per il mondo produttivo rurale e occasione per la creazione di un’offerta di turismo sostenibile in Sardegna». (g.m.s.)

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