La Nuova Sardegna

Scontri a Capo Frasca: 54 denunce

Scontri a Capo Frasca: 54 denunce

La Digos chiude l’inchiesta, gli antimilitaristi protesteranno di nuovo il 28 aprile

14 aprile 2017
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CAGLIARI. Era stata una manifestazione pacifica quella di Capo Frasca organizzata il 23 novembre 2016, ma a un tratto un gruppo di persone si era staccata dal corteo ordinato e, secondo la ricostruzione della Digos, aveva dato il via a una serie di azioni violente con una decina di poliziotti rimasta ferita sul campo. Da quel giorno la Digos ha indagato senza sosta e ieri 54 manifestanti sono stati denunciati alla Procura per una serie di episodi di violenza tutti avvenuti in quella giornata nei pressi del poligono militare di Capo Frasca, a Sant’Antonio di Santadi. L’identificazione è stata minuziosa nonostante gran parte delle persone coinvolte negli scontri e nel lancio di sassi contro le forze dell'ordine avessero i volti coperti. Gli indagati sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, con le aggravanti del travisamento (il volto coperto) e del fatto che il reato era stato commesso da più di dieci persone riunite, altra aggravante il lancio di corpi contundenti. Ad alcuni manifestanti sono contestati anche i reati di violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Alla manifestazione avevano partecipato alcune centinaia di persone, 400 secondo la questura, provenienti da tutta la Sardegna. Una parte, a volto coperto un gruppo, aveva tagliato tratti della rete metallica. Era poi seguito un lancio di pietre contro militari e agenti, altri avevano costituito una barriera umana per impedire l’avanzata delle forze dell’ordine.

In un comunicato seguito alla notizia delle 54 denunce, il gruppo A Foras definisce la comunicazione «l’ennesimo tentativo di intimidazione da parte delle forze dell’ordine verso chi sta lottando contro l’occupazione militare della Sardegna». Il gruppo ribadisce la volontà di una grande partecipazione alla manifestazione antimilitarista programmata per il 28 aprile.

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