Attilio e Luigi Mastino. "La prima telefonata? È per lui"
L’ex rettore a Sassari e il sindaco di Bosa, una vita fianco a fianco
SASSARI. Un anno e poco più di differenza, due maschi in una famiglia con altre sorelle. Fratelli, migliori amici, «forse anche qualcosa di più». Luigi e Attilio Mastino, 66 e 67 anni: sindaco di Bosa, insegnante e dirigente scolastico il primo, docente universitario ed ex rettore a Sassari il secondo. Quando sentono parlare della “festa dell’amore fraterno” sorridono. Come se due fratelli dovessero aspettare una data nel calendario per celebrare il loro legame. Il loro è un rapporto costante, quotidiano, fatto di consigli, incoraggiamento, sostegno reciproco.
Ma non sono abituati a parlarne: «Ma è un’intervista? Sa, siamo molto riservati». Poi le parole vengono e si capisce subito che i fratelli Mastino si ammirano moltissimo, pensano entrambi che ognuno sia migliore dell’altro. Dice Attilio: «Luigi sa fare cose che io nemmeno mi sogno. Oltre a essere uno straordinario comunicatore – con gli studenti e con i concittadini – è uno che va in campagna, cura l’orto, possiede incredibili abilità manuali. Ed è generoso, con me lo è sempre stato moltissimo».
Ecco Luigi: «Con Attilio è un rapporto speciale. Siamo rimasti orfani di madre quando eravamo molto piccoli, il dolore ci ha unito e ci ha fatto camminare fianco a fianco. Lui per me c’è sempre, è la prima persona che chiamo se ho bisogno. Ognuno di noi ha scelto la sua strada, ma l’altro l’ha accompagnato con il suo sostegno». (si. sa.)