La Nuova Sardegna

Giro d'Italia, le strade riapriranno: salva la tappa nuorese

di Paolo Merlini
Giro d'Italia, le strade riapriranno: salva la tappa nuorese

Vertice tra prefetto, sindaci e Anas. Solo il ponte di Oloè resterà chiuso. Ci sarà una piccola variante nel tracciato della Olbia-Tortolì percorso dai ciclisti

06 aprile 2017
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NUORO. A un mese dal Giro d’Italia, il Nuorese, che ospiterà una parte della seconda tappa Olbia-Tortolì, vive in pieno l’emergenza viabilità, legata al maltempo di gennaio che ha provocato ovunque crolli e gravi danni al fondo stradale, riaprendo in più di un caso le ferite dell’alluvione del 2013. Non si contano le strade, in particolare di competenza della Provincia, interrotte per lavori in corso o in qualche caso neppure programmati. Una situazione disastrosa (oggi pomeriggio ne discuteranno i consigli comunali di Oliena, Dorgali e Orgosolo in una seduta congiunta) che rischiava di tagliare fuori dal percorso ufficiale, già stabilito nei minimi particolari lo scorso anno, alcuni comuni interessati dal passaggio della carovana rosa.

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L’intervento del prefetto. Il problema è stato affrontato e risolto ieri mattina in un vertice convocato dal prefetto Daniela Parisi, sollecitata dai sindaci del territorio che legittimamente vedono nel Giro un momento di promozione dei propri paesi. E sono stati proprio i primi cittadini, in particolare quello di Oliena, Martino Salis, a proporre un percorso alternativo che non tagliasse fuori il paese ai piedi del monte Corrasi. Il problema principale, infatti, è la chiusura del ponte di Oloè – posto sotto sequestro dalla magistratura per via di un nuovo cedimento strutturale – lungo la strada provinciale 46 che collega Oliena con Dorgali. L’altra incognita era la conclusione dei lavori lungo la strada 125 Orientale sarda dopo la frana tra Dorgali e Urzulei che ha tagliato in due, dal novembre scorso, una delle panoramiche più belle della Sardegna e, di conseguenza, del passaggio del Giro nell’isola. Qui l’Orientale sarda scorre tortuosa in pieno Supramonte: dopo aver superato l’ingresso della galleria per Cala Gonone si inerpica sino ai mille metri del passo di Genna Silana (il tratto nel percorso del Giro è classificato come Gpm 2, gran premio della montagna di seconda categoria), per poi ridiscendere gradualmente verso la costa ogliastrina, sino a Tortolì, dove si conclude la seconda tappa.

L’Anas rassicura. A questo proposito, i lavori di ripristino della viabilità, particolarmente impegnativi, sono cominciati a febbraio e si concluderanno entro il mese – ha assicurato il rappresentante dell’Anas ieri in prefettura – quindi prima del passaggio del Giro e con notevole anticipo rispetto ai 90 giorni preventivati. L’ulteriore buona notizia arriva dal sindaco di Dorgali, Itria Fancello, che ieri ha partecipato a un sopralluogo con i tecnici dell’Anas: la strada riaprirà al traffico già da stamane a senso unico alternato, in attesa del completamento dei lavori.

Impossibile risolvere invece in tempi stretti il problema del ponte di Oloè. Era stato riaperto al traffico nella primavera del 2014, pochi mesi dopo l’alluvione del novembre 2013 durante la quale, proprio in questo tratto, morì l’agente di polizia Luca Tanzi. L’Anas, competente per la ricostruzione post Cleopatra di tutte le strade, provinciali incluse, aveva ripristinato le parti più critiche del viadotto. Il problema è che, appena due anni dopo, i lavori costati due milioni di euro si sono rivelati ininfluenti, visto che si è verificato un ulteriore cedimento. Il tribunale di Nuoro a questo punto ha deciso il sequestro del ponte, scelta che non trova d’accordo la Provincia, secondo cui a determinate condizioni di carico il traffico può essere autorizzato. Proprio stamane, ancora grazie alla mediazione del prefetto Daniela Parisi, è in programma un confronto tra i tecnici incaricati dalla Provincia e dalla procura della Repubblica per trovare una soluzione provvisoria (limite di tonnellaggio dei veicoli, circolazione a senso unico alternato), che consenta il dissequestro e la circolazione in attesa della ricostruzione del ponte, che a questo punto appare inevitabile.

Il nuovo percorso. Al momento, però, al tavolo della prefettura è stata scelta la via di un percorso alternativo, così come proposto dai sindaci. Una soluzione che ha visto tutti d’accordo, compresi gli organizzatori del Giro d’Italia.

Resta uguale, per quanto riguarda il Nuorese, il percorso proveniente da Olbia che approda a Bitti lungo la statale 389 e poi prosegue a Orune. Di qui a Nuoro (Sp 51 eSp 45, la strada di Marreri) con arrivo alla Solitudine. Le modifiche al percorso cominciano proprio da qui, e riguardano anzitutto il tragitto nelle vie cittadine: via Ballero, via Dante, via 4 novembre, piazza Vittorio Emanuele, via Monsignor Bua e via Aspromonte. Da qui il corteo rosa si immette nella statale 129, la “vecchia” strada per la Baronia. Dopo pochi chilometri svolta nella Sp 22 (vecchia e nuova) che conduce a Oliena: sostanzialmente il percorso che gli automobilisti provenienti da Orgosolo e Oliena sono costretti a compiere da due mesi, in un senso e nell’altro, dopo la chiusura per lavori dell’uscita di Mughina a Nuoro. Dopo aver attraversato il paese, il gruppo dei corridori si immetterà nella strada comunale di Sa Trave, messa in sicurezza di recente, e da qui dopo nove chilometri raggiungerà nuovamente la Ss 129. Direzione verso la costa, e svolta al bivio di Iloghe, a dieci chilometri esatti da Dorgali. Una volta attraversato il paese il Giro proseguirà lungo l’Orientale Ss 125 alla volta di Tortolì. (ha collaborato Nino Muggianu)

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