La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Lo aveva già messo nero su bianco in una lettera al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ieri il governatore Francesco Pigliaru (nella foto) ha ribadito la sua netta opposizione al progetto di Gonnosfanadiga. «Non è in linea con il piano energetico ambientale della Regione Sardegna, che punta su installazioni medio-piccole adatte a soddisfare le esigenze energetiche locali, né con gli obiettivi della politica agricola regionale – ha scritto su Facebook il presidente della Regione –. Questo impianto occuperebbe superfici importanti sacrificando una grande area adibita ad uso agricolo e al pascolo di bestiame, e ciò senza ridurre il costo dell’energia per cittadini e imprese». Senza contare, ha evidenziato il presidente Pigliaru, «il forte malcontento e la netta contrarietà della popolazione alla realizzazione di questi impianti e le forti tensioni di carattere economico-sociale che potrebbero derivarne».

Dopo aver elencato tutte le buone ragioni per dire no al progetto, Pigliaru, evidenziando come la condizione di insularità della Sardegna determini uno svantaggio anche sul fronte energetico, ha sottolineato al premier la necessità di «intervenire con decisione sulla legislazione nazionale, in conformità con la normativa comunitaria, per consentire alle Regioni, attraverso i propri strumenti pianificatori, di poter intervenire efficacemente».