La Nuova Sardegna

Agnelli Igp, numeri in crescita

Nel 2016 gli esemplari sardi di origine geografica certificata sono 150mila in più

07 marzo 2017
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SASSARI. Il trend si conferma positivo anche nel 2016. Gli agnelli sardi certificati con il marchio Igp hanno fatto un ulteriore balzo in avanti nell’ultimo anno, aumentando del 16 per cento, 105mila in più. Un dato in linea con gli ultimi anni: gli agnelli certificati sono passati dai 650mila del 2015 ai 755mila del 2016. Una crescita costante: nel 2011 erano 138mila, nel 2012 346mila, nel 2013: 506mila e nel 2014 570mila. Numeri importanti che consentono di tutelare il lavoro dei pastori e i consumatori che possono scegliere consapevolmente grazie a una etichetta che permettere di riconoscere un agnello sardo nato, allevato e macellato in Sardegna, come impone il disciplinare di produzione del Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp.

I dati arrivano dagli organismi di controllo Agris e Ineq.

«La crescita degli agnelli Igp è una notizia positiva e dobbiamo puntare alla certificazione del 100 per cento degli agnelli nati da pecore di razza sarda – commenta il presidente del Contas, Battista Cualbu –. Non siamo soddisfatti del prezzo pagato al pastore e siamo impegnati in una serie di indagini di mercato. Avremo anche un agente vigilatore in pianta stabile e risorse da destinare alla promozione. A breve parteciperemo alla fiera Tuttofood di Milano, a maggio. Per questo lavoriamo in totale trasparenza – continua il presidente –. I dati sui capi certificati sono pubblici e si possono consultare nel sito del Consorzio. È la base per ascoltare tutti, per fare squadra e programmare con tutta la filiera. «I dati di Agris e Ineq – ricorda la direttrice del Contas dando una informazione di servizio ai soci del Consorzio – sono quelli ufficiali che determineranno l’erogazione del premio accoppiato. Per questo è fondamentale che i soci verifichino attraverso il sito del Consorzio o quello di Ineq eventuali errori di registrazione che potrebbero comportare l’erogazione di premi comunitari non corretti. In questo caso dovranno chiedere la correzione entro e non oltre il 15 marzo prossimo, In ogni caso gli uffici del Contas sono a disposizione per i chiarimenti».

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