La Nuova Sardegna

Pigliaru-bis, il Pds sarà leale Il Campo progressista si asterrà

Domani la presentazione della nuova squadra. Maninchedda: «Un vincolo di rispetto col governatore» Cocco del Pd: «Finiamola con le polemiche». Gli ex Sel in transito verso Dp: «Ci aspettiamo idee e fatti»

05 marzo 2017
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La seconda foto di gruppo della stagione non è prevista. Lunedì mattina il governatore Francesco Pigliaru presenterà solo i nuovi assessori, sono quattro, quelli vecchi non saranno presenti a Villa Devoto. Non c’è nulla di preoccupante in questa scelta del cerimoniale, ma a essere maliziosi potrebbe avere anche questo significato: nel centrosinistra i malumori per il rimpasto sono ancora molti. La Pigliaru-bis non è nata sotto i migliori auspici: gli strappi, in queste settimane, sono stati tanti e altri potrebbero esserci mercoledì, quando la nuova giunta (allora sarà al completo?) farà il suo esordio in Consiglio regionale. Il clima è sempre teso dopo l’esclusione dei due assessori di riferimento del Centro Progressista, Claudia Firino e Francesco Morandi, che però non passerà all’opposizione. I due suoi consiglieri regionali – Francesco Agus ex Sel e Anna Maria Busia del Centro democratico entreranno nel Gruppo misto – saranno molto critici ma non volteranno le spalle al centrosinistra, al massimo si asterranno.

Lealtà. È anche quella dichiarata dall’assessore Paolo Maninchedda, presidente del Partito dei sardi, che ha bollato il rimpasto come «una grande occasione sprecata». Sul suo blog, ha scritto: «Io e Francesco Pigliaru siamo molto distanti su tante cose, ma siamo legati da vicoli di rispetto che non consentono gesti fondati sul calcolo e sulla freddezza politica della convenienza politica». In altre parole, il Pds non abbandonerà Pigliaru in mezzo al mare. Certo, non è soddisfatto neanche del fatto che il rimpasto sia stato deciso in incontri bilaterali o riservati e non in un vertice di maggioranza, ma resterà leale. Fino all’ultimo giorno della legislatura? Forse sì ma non è detto.

Armistizio. A invocarlo è il capogruppo del Pd Pietro Cocco: «Non è più tempo di diatribe, mentre da adesso in poi è necessario che ogni forza politica della maggioranza metta da parte polemiche piccole e grandi». È arrivato il momento – scrive ancora Cocco – «di lasciare spazio al contributo che ognuno deve dare per risolvere i problemi più urgenti». Con un richiamo dopo gli errori del passato: «Attenzione, troppo spesso personalismi e inopportuni protagonismi hanno vanificato quello che di buono siamo riusciti a fare».

Realismo. «Vecchi e nuovi assessori saranno giudicati sui fatti e non sulla fiducia». A sostenerlo è Daniele Cocco, che sarà il capogruppo dei tre ex consiglieri di Sel in transito verso il Movimento dei Democratici progressisti, fondato dai fuoriusciti del Pd. Per concludere, Cocco: «Da oggi in poi i sardi si aspettano risposte immediate alle troppe emergenze, per questo abbiamo voluto con forza e determinazione il rilancio dell’azione di governo». Pessimismo. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis è deciso nel giudizio sul rimpasto: «Siamo di fronte al solito teatrino delle poltrone, organizzato da una maggioranza logora e che non saputo affrontare, figuriamoci risolvere, i gravi problemi della Sardegna come certificano tutti gli indicatori economici e sociali». La conclusione è secca: «Neanche questo rimpasto sarà certo l’inizio del necessario cambio di passo, perché tutto appare nel solco tracciato della continuità, con alle spalle un centrosinistra arrivato ormai al capolinea». Il giro di poltrone voluto da Pigliaru è e sarà inutile, fallimentare per Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: «Forse servirà a far quadrare i numeri interni del centrosinistra, ma la giunta Pigliaru, uno o due che sia, continuerà a non avere idee, progetti e soprattutto coraggio politico. Alla fine della legislatura anche se dovrebbe andar via molto prima, sarà ricordata solo come la giunta dei saranno fumosi»

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative