La Nuova Sardegna

Pisapia riunisce le anime di Sel

Pisapia riunisce le anime di Sel

Piras aderisce al Campo progressista: «Bisogna sconfiggere destre e populismi»

12 febbraio 2017
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SASSARI. Pisapia riesce nel miracolo di riunire i cocci dell’ex Sel sarda. Per un anno e mezzo le due anime degli ex vendoliani hanno portato avanti strade diverse. Da una parte il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e il senatore Luciano Uras, sostenitori di una sinistra alleata del Pd, dall’altra il deputato Michele Piras, che aveva deciso di sposare la nuova Sinistra italiana, che puntava alla autonomia. Questo è stato lo scenario fino a qualche settimana fa. La discesa in campo dell’ex sindaco di Milano ha però fatto cambiare i programmi. La nascita di un Campo progressista guidato da Giuliano Pisapia ha fatto riavvicinare le due anime di Sel. Scontata l’adesione al progetto da parte di Uras e Zedda, già al fianco di Pisapia nelle ultime amministrative e nel referendum costituzionale. Nelle ultime ore, però, il Campo progressista ha conquistato anche una nutrita parte di quella Sinistra italiana che sarà varata il prossimo fine settimana a Rimini. Una area, guidata da Arturo Scotto e con al suo interno anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha scelto di abbandonare il nuovo partito prima della sua nascita e di guardare con attenzione alla nuova formazione di Pisapia. Ed è a questo gruppo che ha aderito anche il deputato nuorese Michele Piras. «La forza e l'innovazione della proposta di Pisapia è che non si rivolge immediatamente al ceto politico ma direttamente alle persone, deluse dalla politica, frastornate dalla precarietà, confuse dal tradimento dei partiti – spiega il parlamentare –. L'officina del programma, come la propone l'ex sindaco di Milano, è pensata innanzitutto per loro. E questa traccia di lavoro, che ricorda l'ispirazione della prima Sel e delle fabbriche di Nichi, è davvero interessante. L'aspetto più importante è la discontinuità sul metodo e sul merito che Pisapia propone con le politiche che hanno segnato il triennio renziano e che hanno determinato la disgregazione di Italia Bene Comune e del centrosinistra».

L’obiettivo del nuovo Campo progressista, a cui in Sardegna sono pronti ad aderire anche il deputato del Cd, Roberto Capelli, e una fetta importante della Base capitanata dai cagliaritani Claudio Cugusi e Marzia Cilloccu, è quello di riunire il centrosinistra in vista delle prossime elezioni politiche. «L'urgenza è la ricostruzione di uno spazio politico ampio, di una proposta di governo progressista che riparta dai sogni e dai bisogni traditi di generazioni schiantate dalla crisi e dalla precarietà – dice ancora Piras –. L'idea di una nuova Europa fondata sui popoli, la cultura, la lotta alle disuguaglianze, il lavoro, il Mediterraneo e i diritti non è mai tramontata. Per ricostruirla e per ricostruire il Paese, per sconfiggere le destre e i populismi xenofobi serve una idea larga e inclusiva della politica, senza cessioni sui valori ma anche senza inutili steccati ideologici. Questi – conclude Piras – sono gli elementi che hanno portato la maggioranza dei deputati del gruppo di Si-Sel, decine di militanti e dirigenti della sinistra, a guardare con interesse al ragionamento di Pisapia. Deputati e militanti che oggi sono costretti a constatare l'involuzione che sta subendo Sinistra italiana». (al.pi.)

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