La Nuova Sardegna

La Corte costituzionale boccia la Finanziaria 2016 della Regione Sardegna

Il palazzo della Consulta a Roma, sede della Corte Costituzionale
Il palazzo della Consulta a Roma, sede della Corte Costituzionale

La censura sul disavanzo tecnico si estende a tutta la legge. L'intero provvedimento legislativo, quindi, è dichiarato illegittimo

11 gennaio 2017
1 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La Finanziaria 2016 della Regione Sardegna non passa il vaglio della Corte Costituzionale: chiamata a decidere sul ricorso del Governo riguardante un solo articolo della legge 6 di stabilità, la Consulta ha infatti dichiarato l'illegittimità di tutto il provvedimento legislativo varato lo scorso anno, estendendo così la censura dal solo articolo 3, «in considerazione dell'inscindibile connessione esistente tra la norma impugnata e la struttura dei bilanci annuale e pluriennale».

La norma censurata prima dal Cdm e ora bocciata anche dalla Corte Costituzionale, con sentenza depositata oggi, riguarda la copertura del disavanzo tecnico di -31,5 milioni di euro prevista nella legge di Bilancio della Regione sulla base dell'introduzione del bilancio armonizzato. Secondo i giudici costituzionali, l'utilizzo del disavanzo tecnico «costituisce una tassativa eccezione alla regola del pareggio di bilancio ed, in quanto tale, risulta di strettissima interpretazione ed applicazione».

La Corte ritiene che «uno sbilanciamento così grave da legittimare la chiusura in passivo del primo bilancio di previsione successivo al riaccertamento straordinario è quasi sempre eziologicamente collegato all'incapacità mostrata in passato dall'ente territoriale nella riscossione delle proprie entrate».

Resta da capire quali saranno le conseguenze pratiche della bocciatura.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative