La Nuova Sardegna

Allarme siccità nell’isola i bacini sono quasi a secco

di Alessandro Pirina
Allarme siccità nell’isola i bacini sono quasi a secco

Situazione drammatica in Gallura e in Baronia: in pericolo le coltivazioni

12 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’isola ha sete. Le attese piogge autunnali hanno dato buca e i bacini sono sempre più vuoti. Mai così a secco. Una situazione che getta nel panico agricoltori e allevatori, reduci da una stagione caratterizzata da una forte siccità. L’allarme riguarda tutta la Sardegna, con un picco di emergenza nella parte orientale, tra la Gallura e la bassa Baronia. È proprio la diga Maccheronis di Posada a destare la maggiore preoccupazione. Neanche un milione di metri cubi di acqua contro i 22 che può arrivare a contenere. Appena il 4 per cento del totale. 300mila metri cubi in meno rispetto a un mese fa. Più di 7 milioni in meno rispetto a dodici mesi fa. Il 30 novembre 2015, infatti, la diga di Posada poteva contare su 8 milioni di metri cubi d’acqua, quasi il 40 per cento del volume autorizzato. Oggi la scorta si è quasi tutta prosciugata e nella bassa Baronia la situazione si è fatta drammatica. Visto che anche la parte alimentata dal Cedrino raggiunge solo la soglia del 35 per cento.

Situazione molto difficile anche in Gallura, dove nel bacino del Liscia è disponibile poco più di un quarto del volume di acqua autorizzato. 27 milioni di metri cubi contro i 108 che può contenere. Un milione in meno rispetto alla fine di ottobre, ben 8 in meno rispetto a un anno fa. Numeri che fanno scattare l’allarme anche in Gallura. Numeri che non si discostano molto da altre realtà della Sardegna. È emergenza acqua anche nel Sulcis Iglesiente, dove il totale dei bacini non raccoglie neanche 20 milioni di metri cubi d’acqua contro gli oltre 75 milioni che potrebbe contenere. Va un po’ meglio tra il Goceano e il Monte Acuto, dove i vari bacini arrivano a sfiorare il 44 per cento del volume autorizzato, per quanto anche nelle zone interne i metri cubi siano in rosso rispetto allo scorso anno. Anche se tra Monte Lerno e Sos Canales i numeri sono molto più bassi, appena il 28 per cento del volume. Dall’allarme generale sono escluse tre zone: il Campidano, servito dal Tirso e dal Flumendosa, a quota 45 per cento, l’Ogliastra, che supera il 52, e l’Alto Taloro, che arriva fino al 68 per cento del volume autorizzato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative