La Nuova Sardegna

Turista morta in nave: segni sul corpo

Turista morta in nave: segni sul corpo

Le prime verifiche dopo il ritrovamento nella sala macchine della Sharden, oggi sarà eseguita una Tac

19 novembre 2016
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GENOVA. Sono stati trovati alcuni segni sul corpo di Imelda Bechstein, 74 anni di Monaco, scomparsa lo scorso 30 ottobre mentre dalla Sardegna rientrava verso Genova a bordo del traghetto Sharden assieme al marito. È quanto emerso dalla prima ispezione del cadavere effettuata dal medico legale Francesco Ventura. Segni che non sono riconducibili al momento a una azione violenta ma che dovranno essere approfonditi con l'autopsia. Questa mattina il corpo verrà sottoposto a una tac alla ricerca di eventuali lesioni interne. Ieri gli agenti della squadra mobile di Genova insieme ai colleghi della Scientifica hanno ispezionato la sala macchine del traghetto dove è stato ritrovato il cadavere, 15 giorni dopo la scomparsa, alla ricerca di tracce utili a dipanare il mistero. I pm Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno hanno iscritto nel registro degli indagati tre persone con l'accusa di omicidio colposo: si tratta del comandante della nave e dei due membri dell'equipaggio che facevano parte della squadra di ricerca che doveva ispezionare proprio la zona in cui è stato trovato il corpo. L'autopsia non è stata ancora fissata anche perché devono essere raccolti una serie di elementi scientifici riguardanti proprio il luogo dove si trovava il cadavere (una sorta di condotta per l'ispezione alle assi dell'elica, non riscaldata e dunque abbastanza fredda). Era stato il marito della donna a lanciare l'allarme circa un'ora dopo che si erano andati a coricare. La nave era anche tornata indietro per cercare l'anziana in mare ed era stata ispezionata ma senza esito fino a lunedì scorso.

Oggi o al massimo lunedì potrebbe essere sentito dagli inquirenti il marito della donna. La sua testimonianza è fondamentale per ricostruire le ultime ore di vita della donna e per sapere con esattezza che cosa è successo subito dopo le 2.30 della notte del 30 ottobre. A quell’ora l’uomo si è svegliato e si è accorto che la moglie non dormiva più accanto a lui nella sala poltrone della nave. Ha aspettato qualche minuto credendo che la donna fosse andata in bagno, poi non vedendola rientrare ha iniziato a cercarla senza esito. Alle quattro del mattino ha dato l’allarme e sono iniziate le ricerche a bordo, quando la Sharden navigava in acque corse. Inizialmente è stata presa in considerazione l’ipotesi del suicidio ma nessuno ha riferito di avere visto la donna sul ponte della nave. A Genova l’uomo ha sporto denuncia, poi è rientrata a casa, a Monaco. Quindici giorni dopo l’inquietante scoperta. Il cadavere di Imelda Bechstein è stato ritrovato nella sala macchine durante una ispezione. Un luogo “blindato” della nave dove forse la donna è morta dopo diversi giorni di agonia.

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