La Nuova Sardegna

Sardegna, imprese in crescita dopo otto anni

Sardegna, imprese in crescita dopo otto anni

Secondo Confartigianato l’incremento è di 27. Picco a Oristano con un più 11

22 ottobre 2016
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SASSARI. Dopo otto anni di caduta, per la prima volta, cresce il numero delle imprese artigiane che operano nell'isola.

Nel terzo trimestre 2016 i numeri parlano di una crescita regionale (saldo aperture-chiusure) di +27 imprese (+0,07 per cento) contro il -429 del primo trimestre e il -59 del secondo. Sono i dati certificati da Infocamere-Movimprese e rielaborati dall'Ufficio studi di Confartigianato Sardegna.

E se i dati su ampia scala parlano di un’inversione di tendenza ci sono novità positiva, sempre nel campo delle imprese, anche dalle province che hanno portato in dote una sorpresa. Con il segno positivo sono state quindi archiviate anche le rilevazioni territoriali che hanno riscontrato una crescita maggiore nella provincia meno popolosa. Oristano, infatti, registra una crescita di 14 imprese e supera Nuoro che la segue da vicino con 11 mentre Sassari ha un saldo positivo di sole cinque unità. Solo Cagliari è in netta controtendenza perché i dati sulle rilevazioni territoriali segnano una decrescita del totale pari a -3 imprese che operano nel territorio.

Fra i macrosettori crescono i servizi alla persona (+24 imprese) e il manifatturiero (+5) mentre calano ancora edilizia (-8) e trasporti (-10).

Il dato sardo ha avuto poca compagnia su scala nazionale. Le imprese artigiane, in Italia, crescono in sole quattro regioni: Valle D'Aosta (+0,16 per cento), Calabria (+0.10 per cento), Sardegna (+0,07 per cento) e Trentino (0,01 per cento) contro una media italiana che decresce dello 0,15 per cento.

«Nessun trionfalismo però constatiamo che, dopo otto anni consecutivi contraddistinti dal segno meno, il saldo delle imprese sarde ha un tasso positivo – commenta la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – è una indicazione molto flebile ma se la paragoniamo con i dati dei primi due trimestri significa che il settore è vivo e ha voglia di crescere. Ma questo significa inoltre che molti espulsi, soprattutto da grosse realtà produttive che hanno chiuso, tentano di sopravvivere aprendosi una loro attività. È un segno inequivocabile di un sistema produttivo che stenta a ripartire».

Tra i vari settori, come rilevato nei mesi scorsi da Confartigianato, crescono i servizi alla persona e benessere come i barbieri, parrucchieri, servizi di manicure e pedicure, e centri estetici (4.184 imprese attive e un +22 in termini assoluti); positivo anche il segnale proveniente dal manifatturiero come, per esempio, l'agroalimentare o le manutenzioni e riparazioni (7.886 imprese e +5 sempre in assoluto).

Al contrario soffrono ancora troppo i due settori più importanti dell'economia artigiana della Sardegna: edilizia e trasporti.

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