La Nuova Sardegna

Marganai, il bosco secolare salvato dalle motoseghe

La foresta del Marganai
La foresta del Marganai

Il ministero chiarisce: serve il nullaosta paesaggistico. Ma è in arrivo una legge

13 settembre 2016
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CAGLIARI. Aveva ragione il sovrintendente ai Beni paesaggistici Fausto Martino: non si possono tagliare gli alberi, in un bosco secolare come quello del Marganai, senza alterare il paesaggio. Quindi non si può fare legna e pellet senza il nullaosta del ministero, al contrario di quanto hanno sostenuto a lungo l’amministratore di Forestas Giuseppe Pulina e l’assessore regionale all’ambiente Donatella Spano.

È stato l’ufficio legislativo del ministero dei Beni culturali a chiudere con un parere definitivo il braccio di ferro sulla lecceta vicina a Domusnovas, parere rilasciato in risposta alle comunicazioni di Martino e indirettamente alla Procura della Repubblica, che indaga per violazioni paesaggistiche con il pm Andrea Schirra dopo che la Soprintendenza aveva bloccato le seghe elettriche con un provvedimento d’urgenza.

Le tesi a confronto erano due, del tutto opposte: quella della Regione, secondo cui il taglio del bosco, controllato e regolato, non è solo possibile ma persino necessario. L’altra, quella di Martino e degli ambientalisti, secondo cui tirar giù gli alberi significa modificare lo stato di luoghi protetti da vincoli paesaggistici insuperabili. Da Roma è arrivata la risposta ed è una risposta rassicurante per chi si è battuto a favore dell’ambiente naturale.

Sempre dalla Capitale però potrebbero presto arrivare notizie d’altro segno: per trovare conferma basta leggere con attenzione una serie di norme nascoste nel decreto legislativo sulla semplificazione. E' tutto scritto: per realizzare strade all'interno dei boschi non sarà più indispensabile il nullaosta del ministero, si potrà procedere anche in assenza di un piano regionale e saranno i comuni a stabilire come e dove fare legna da vendere sul mercato. In un emendamento si suggerisce «una ulteriore semplificazione dei processi autorizzativi che riguardano le strade forestali, infrastrutture indispensabili per poter esercitare in modo razionale e sostenibile la gestione del bosco e rappresentano un presidio indispensabile per una maggiore tutela del territorio da danni di tipo idrogeologico, da incendi, fitopatie etc». (m.l)

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