La Nuova Sardegna

Terre ai giovani, ora conviene di più

di Stefano Ambu
Terre ai giovani, ora conviene di più

Il bando prorogato al 30 settembre. E i canoni delle aree messe a disposizione dalla Regione sono stati abbassati

02 settembre 2016
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CAGLIARI. La campagna per provare a costruirsi un lavoro. Che magari dia anche altra occupazione. E crei economia, da Sassari a Serramanna, partendo da patate, carciofi, uva o pomodori. Sì, ma se a chi non ha niente manca anche la materia prima, cioè l'appezzamento di terreno? Ci prova la Regione con l'assegnazione in concessione o in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta, di 700 ettari di terre incolte di sua proprietà. Ora con due incentivi. Primo, canoni più bassi rispetto a quelli previsti dal bando originario. Dopo l'ultimissima modifica l'affitto costa ancora meno. Secondo, con una proroga al 30 settembre: la decisione arriva dagli uffici dell'Agenzia Laore, incaricata di istruire i bandi. Questo- spiega la Regione- per trasferire una corretta informazione e consentire la più ampia partecipazione degli interessati che dovranno sostenere canoni di affitto maggiormente agevolati, secondo quanto stabilito di recente dalla Giunta regionale. Il progetto è elaborato dall'assessorato all'Agricoltura in collaborazione con la presidenza della Giunta regionale e l'assessorato agli Enti locali. Una sorta di ricomincio da zero. O meglio dalle competenze di agricoltori e imprenditori che, però, non possono essere sfruttate senza avere un terreno da lavorare. E si tratta di appezzamenti che aspettano testa e mani per poter dare tutti i loro frutti: posizione e qualità dicono che hanno tutti vocazione agricola. Un invito rivolto ai giovani: una delle condizioni per partecipare è quella di non avere ancora compiuto 41 anni. Tutta la Sardegna coinvolta, da nord a sud. Il bando è stato suddiviso in 11 lotti tra i territori di Sassari, Alghero, Serramanna, Villasor, Vallermosa, Ussana, Donori e San Vito. Dal punto di vista tecnico la Giunta aveva rettificato il 10 agosto la deliberazione di quattro mesi prima nella parte che riguardava la determinazione dei canoni di affitto/concessione relativi ai lotti di terreno da assegnare. Dettagli che riguardano costi fiscali, Imu, Tasi e altri oneri amministrativi sostenuti dall'amministrazione. Dopo la delibera si è dunque resa necessaria la rettifica da parte della Laore della procedura pubblica di assegnazione dei terreni. Ricalcolando i canoni relativi ai singoli lotti da assegnare, secondo quanto stabilito dalla delibera e assegnando un ulteriore termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando. Un’iniziativa sulla quale l'assessorato all'Agricoltura punta parecchio.

L'idea è sempre quella: sviluppo e occupazione anche dai campi. Cercando di andare oltre il "chilometro zero". Che sì, secondo la Regione va bene. Ma che deve essere il punto di partenza, non di arrivo. Perché il traguardo si chiama internazionalizzazione dei prodotti. Ora si allungano i termini: c'è tempo sino a fine settembre.

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