La Nuova Sardegna

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Pili denuncia: «Dietro i roghi il racket che vuole i terreni»

di Luciano Onnis
Pili denuncia: «Dietro i roghi il racket che vuole i terreni»

ORTACESUS. È in atto una strategia incendiaria che punta a bruciare e ridurre in cenere strutture, mezzi meccanici, bestiame delle aziende agricole del Campidano, del Sulcis e, adesso, anche della...

30 agosto 2016
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ORTACESUS. È in atto una strategia incendiaria che punta a bruciare e ridurre in cenere strutture, mezzi meccanici, bestiame delle aziende agricole del Campidano, del Sulcis e, adesso, anche della Trexenta. La teoria del disegno criminoso l'ha riproposta con forza ieri pomeriggio il deputato del movimento Unidos, Mauro Pili, durante un incontro con gli imprenditori agrozootecnici colpiti recentemente da attentati incendiari. Li ha incontrati nell'azienda agrozootecnica Di Penta di Ortacesus, la più importante della Trexenta e nota per essere stata la prima in Sardegna a praticare a fini commerciali l'allevamento degli struzzi, dove venerdì notte scorso le fiamme di natura dolosa, appiccate in tre punti differenti, hanno causato danni ingenti al momento ancora difficili da quantificare. L'azienda è adesso in ginocchio e sono a rischio numerosi posti di lavoro. Mauro Pili ha parlato apertamente di rischio racket e di azioni speculative, invocando un deciso intervento del ministro dell'Interno per arginare un fenomeno che sta ormai dilagando e che potrebbe avere matrici speculative in relazione a terreni interessati da progetti industriali energetici di grandi società. «Tutti questi attentati incendiari degli ultimi tempi – sostiene Pili – vanno indagati unitariamente per valutare se dietro queste azioni ci siano fenomeni di racket oppure un piano speculativo legato a grandi estensioni terriere pianeggianti. Non è un segreto che società più o meno evidenti stanno mettendo sotto attacco la Sardegna per beneficiare degli incentivi energetici».

E ancora: «Non è un segreto neppure - aggiunge l'esponente di Unidos - che si cercano terreni agricoli pianeggianti e di grande estensione perché costano meno rispetto a quelli in zone industriali». La conta degli ultimi attentati interessa un po’ tutto il sud Sardegna: Villasor, Guspini e Gonnosfanadiga più volte, San Gavino, San Giovanni Suergiu e adesso Ortacesus.

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