La Nuova Sardegna

«Fondi alluvione, commercianti esclusi»

«Fondi alluvione, commercianti esclusi»

Confesercenti all’attacco. La Regione ribatte: «Prima ai cittadini, poi rimborsi anche per loro»

30 agosto 2016
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SASSARI. A lanciare l’allarme è la Confesercenti: «Dei 19,5 milioni di euro dei fondi statali, a cui si sommano i 4 milioni di risorse regionali, per la concessione di contributi a privati e attività economiche colpiti dall'alluvione nel 2013, alle attività produttive non andrà neanche un euro». Roberto Bolognese, vice presidente vicario dell’associazione regionale, parla di «un vero e proprio oltraggio alla solidarietà, che colpisce duramente chi in questi anni ha reinvestito di tasca propria pur di non chiudere i battenti della propria attività. Abbiamo la conferma che per la Regione le attività produttive non sono il motore dell'economia dell'isola – dice Bolognese – Non le si vuole aiutare e questo è un dato di fatto». Il caso è scoppiato in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale: «Dopo tre anni di attesa, consentirà soltanto ai cittadini di ricevere i contributi per gli eventi di calamità naturale con tempi strettissimi e una procedura che fa venire tanti dubbi sulla natura marcatamente elettorale dell'operazione con una tempistica che cade proprio sotto la campagna elettorale per il referendum di ottobre – sottolinea il vice presidente di Confercenti – mentre i commercianti dovrebbero aspettare il 2017 per eventuali risorse statali di cui non c'è affatto certezza».

A stretto giro di posta arriva la replica della Regione. «Le attività produttive non sono escluse dai fondi per l'alluvione 2013 e, una volta avviata quella per i cittadini, saranno oggetto di una specifica procedura con ulteriori risorse secondo i criteri della delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016. Anche in questo caso si darà ampia informazione». A intervenire è la Direzione regionale della Protezione civile definendo «infondati i timori della Confesercenti». Finora la Regione sta operando secondo quanto predisposto dall'ordinanza del Dipartimento nazionale, che ha previsto l'avvio della procedura per le attività produttive circa due mesi dopo quella dedicata alla cittadinanza. La Protezione Civile regionale precisa che «l'allegato 2 dell'ordinanza spiega l'iter: la predisposizione di due delibere di giunta di ciascuna regione interessata (una per nominare l'organismo istruttore delle domande e la seconda contenente le modalità per la presentazione delle domande), successivamente si potrà dare il via alla procedura specifica, presumibilmente tra ottobre e novembre».

La Protezione civile regionale ricorda inoltre che è in corso la procedura per i cittadini e che alcune amministrazioni comunali si sono già attivate per rispettare i tempi richiesti da Roma.

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