La Nuova Sardegna

Violenta lite tra vicini ucciso a colpi di fucile

di Giancarlo Bulla
Violenta lite tra vicini ucciso a colpi di fucile

Massimo Setti, 39 anni, freddato da Gianluigi Zucca, 52. Dissidi tra le famiglie I carabinieri di Dolianova nella notte hanno bloccato e arrestato l’assassino

25 agosto 2016
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SIURGUS DONIGALA. I dissapori tra vicini di casa sono terminati in tragedia. Un operaio di 39 anni, Massimo Setti, è stato ucciso da un uomo di 52 anni, Gianluigi Zuddas. Nel corso di una animata discussione per futili motivi ha imbracciato il fucile da caccia, un calibro 12, legalmente detenuto, e ha fatto fuoco fulminando il vicino, che si era presentato davanti alla sua porta di casa con un bastone. Setti è morto sul colpo.

L’omicidio si è consumato ieri sera intorno alle 20 nella via Tirso a Siurgus Donigala il paese che segna la linea di demarcazione tra il Sarcidano, la Trexenta e il Gerrei. La vittima, Massimo Setti, è un operaio di 39 anni di Siurgus Donigala con diversi precedenti penali. A far fuoco è stato, un suo compaesano, Gianluigi Zuddas, un falegname di 52 anni incensurato. L’omicida ha abbandonato il fucile per la strada ed è rientrato in casa.

Sul posto si sono precipitati prima i carabinieri della stazione e poco dopo i colleghi del nucleo operativo e radio mobile della compagnia di Dolianova guidati dal capitano Gabriele Porta. I militari hanno circondato la casa e hanno invitato il falegname a uscire. Gianluigi Zuddas ha aperto la porta e si è consegnato ai carabinieri senza opporre resistenza. L’uomo è stato ammanettato e al termine della formalità di rito è stato portato in carcere a Uta.

Massimo Setti e Gianluigi Zuddas ultimamente avevano litigato diverse volte. All’origine dei dissapori ci sarebbero cattivi rapporti di vicinato tra le due famiglie, e in particolare tra le mogli. Mai però i due erano passati alle vie di fatto. Si erano sempre limitati a insultarsi e minacciarsi a vicenda. Ieri è successo l’irreparabile. Le discussioni erano iniziate di mattino ed erano andate aavanti a sprazzi per tutta la giornata. Fino al faccia a faccia finale in cui Zuddas imbraccia il fucile e spara. Massimo Setti, che si era presentato davanti a casa dell’omicida armato di bastone, è morto sul colpo.

Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo effettuati dall’équipe della medicalizzata del 118 del distretto della Trexenta. Sul posto poche ore dopo l’omicidio sono giunti il magistrato di turno, il pm Liliana Ledda, che coordina le indagini, e l’anatomopatologo Vincenzo Demontis che ha eseguito la ricognizione cadaverica.

A tarda notte il corpo è stato trasportato all’istituto di medicina legale del policlinico di Monserrato dove questa mattina sarà eseguita l’autopsia.

La notizia, subito diffusa in paese, ha provocato incredulità e sgomento. «A Siurgus Donigala si respira un clima pesante – afferma il sindaco Danilo Artizzu –. Mi auguro rimanga un fatto isolato. Dopo la faida che ha insanguinato il paese per tanto tempo negli ultimi 12 anni non ci sono stati episodi criminosi e la comunità ha vissuto in pace».

Gli ultimi due omicidi a Siurgus risalgono al 2004. A maggio nel bar centrale Piero Desogus uccise a fucilate Ignazio Serra. Ad agosto Simone Melis venne ucciso a fucilate da Bruno Boi.

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