La Nuova Sardegna

a olbia 1600 richieste di risarcimento danni su 2600

Alluvione, dallo Stato 19,5 milioni A erogare i soldi saranno le banche

di Alessandro Pirina
Alluvione, dallo Stato 19,5 milioni A erogare i soldi saranno le banche

SASSARI. Un’attesa lunga tre anni. Sono in arrivo quasi venti milioni di euro per i danni dell’alluvione del 2013. Per l’esattezza, il tetto di spesa assegnato all’isola è di 19,5 milioni a fronte di...

25 agosto 2016
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SASSARI. Un’attesa lunga tre anni. Sono in arrivo quasi venti milioni di euro per i danni dell’alluvione del 2013. Per l’esattezza, il tetto di spesa assegnato all’isola è di 19,5 milioni a fronte di un totale di danni di 39. La metà esatta dunque. La Sardegna è infatti tra le regioni ammesse alla seconda fase dell’istruttoria per la concessione di contributi statali ai privati e alle attività economiche colpiti dal ciclone Cleopatra, lo tsunami di acqua e fango che mise in ginocchio la Sardegna e in particolare la Gallura, con un tragico bilancio di 19 morti. «Sono fondi statali che si aggiungono ai 4 milioni di risorse regionali stanziate, quale prima risposta alle vittime delle calamità naturali, con un’apposita legge innovativa voluta dalla giunta Pigliaru – dichiara l’assessore all’Ambiente, con delega alla Protezione civile, Donatella Spano –. La ricognizione dei fabbisogni, cioè la prima fase dell’istruttoria, è stata portata a termine secondo le indicazioni del Dipartimento nazionale di Protezione civile e questo ha consentito di proseguire l’iter necessario per dare un contributo significativo a chi è stato messo in ginocchio dall’alluvione». Nel 2017, aggiunge l’assessore, verranno messe in campo altre risorse statali per i danni alle attività produttive a seguito della calamità del 2013 e per i danni per gli eventi del 2015, attualmente in fase di ricognizione. «Adesso occorre che Comuni e privati agiscano rispettando appieno i tempi richiesti da Roma», conclude la Spano.

Il cronoprogramma. L’ordinanza del capo della Protezione civile nazionale, pubblicata nella Gazzetta ufficiale, detta un cronoprogramma stringente per la fase successiva che consentirà ai cittadini di ricevere finalmente i contributi per gli eventi calamitosi. Per operare con la massima tempestività la direzione della Protezione civile regionale ha già contattato tutti i comuni interessati per informarli e dargli supporto.

I tempi. Entro il 29 settembre i cittadini dovranno consegnare ai Comuni le domande corredate della perizia tecnica e della richiesta di ristoro. Per aiutare i privati sulla perizia, la Protezione civile regionale ha coinvolto la Rete delle professioni tecniche della Sardegna. Per il 29 ottobre è fissato il termine delle amministrazioni comunali per la consegna di tutte le richieste alla Regione. Infine, entro il 28 novembre, la Protezione civile regionale, in seguito al monitoraggio delle domande, dovrà trasmettere al Dipartimento nazionale tutti gli elenchi.

Finanziamento. Dopo questa scadenza la Protezione civile nazionale predisporrà la proposta di delibera con cui il Consiglio dei ministri dovrà approvare il finanziamento agevolato, che verrà erogato dagli istituti di credito convenzionati direttamente ai cittadini senza alcun passaggio di soldi nelle casse delle regioni interessate.

Nuova procedura. È la prima volta che viene applicata una procedura di questo tipo, prevista dalla norma nazionale del 2013, e il meccanismo di finanziamento tramite istituti bancari. Proprio perché si tratta della prima volta la Regione è voluta andare incontro ai cittadini, pubblicando una nota informativa per i cittadini sul sito istituzionale. I Comuni della Sardegna dovranno dare massima pubblicità e ulteriore supporto ai cittadini interessati. Sono quasi 2600 le segnalazioni di danno giunte a seguito dell'alluvione del 2013, di cui quasi 1600 riguardano la sola città di Olbia.

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