La Nuova Sardegna

Lavoratori Aias, le Asl pagheranno gli stipendi arretrati

Lavoratori Aias, le Asl pagheranno gli stipendi arretrati

A breve le delibere ma gli importi saranno decurtati Solo il 50% dei dipendenti si è rivolto all’Ufficio del lavoro

24 luglio 2016
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CAGLIARI. Qualcosa si muove, ma i tempi della burocrazia sono lentissimi rispetto alle necessità di chi non riceve lo stipendio da mesi. I lavoratori dell’Aias e della Fondazione Randazzo, 1300 persone in tutto, combattono una lunga e difficile battaglia per vedere riconosciuto un elementare diritto: essere pagati. L’ultimo stipendio ai dipendenti Aias è stato erogato in aprile. E per domani è annunciato l’arrivo della mezza mensilità di dicembre 2015. All’appello mancano gli stipendi di gennaio, febbraio, marzo, maggio e giugno, oltre a tredicesima e bonus Renzi. La buona notizia è che le Asl, dopo le richieste dei lavoratori, stanno applicando l’articolo 1676 del codice civile: significa che saranno loro, in qualità di ente che affida il servizio, a erogare gli stipendi. Sono quasi pronte a farlo la Asl 5 di Oristano, la Asl 7 di Carbonia e la Asl 8 di Cagliari. La mancata consegna da parte dell’Aias delle buste paga che certificano il lavoro svolto dai dipendenti avrà però una conseguenza sugli importi: per ora i dipendenti riceveranno il 70-80 per cento degli importi. L’obiettivo è recuperare il resto attraverso un decreto ingiuntivo. Non solo. A ricevere i compensi sarà il 40-50 per cento dei lavoratori, cioè quelli che hanno deciso di rivolgersi alle Asl. Gli altri, che probabilmente non lo hanno fatto per timore, ora potrebbero essere incentivati a reclamare quanto gli è dovuto. A loro si rivolge Michele Serra della Cgil: «Possono rivolgersi per avere un sostegno e un aiuto nella procedura ai dirigenti della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. Saranno loro a indirizzarsi».

Intanto i sindacati prendono le distanze da un gruppo di lavoratori che nei giorni scorsi ha protestato sotto il palazzo della Regione reclamando i crediti vantati dall’Aias. «I contenziosi sono aperti – dice Serra – e deve decidere un giudice. La Regione si è già espressa più volte sull’argomento invitando l’azienda a pagare quanto dovuto ai dipendenti». (si. sa.)

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