La Nuova Sardegna

Trasporti aerei, nella nuova continuità territoriale tariffa unica per tutto l'anno

Aerei di Alitalia e Meridiana in pista
Aerei di Alitalia e Meridiana in pista

A disposizione della Regione ci saranno 66 milioni di euro all'anno per quattro anni. Sulle rotte della Ct2  verrà scelta la compagnia che farà l'offerta tecnica ed economica migliore

30 giugno 2016
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CAGLIARI. La tariffa unica, sia per i sardi che per i turisti, nei voli da e per l'isola passa da nove a 12 mesi, con tariffe differenziate per distribuire in maniera più omogenea le prenotazioni ed evitare abusi, anche se i prezzi rimarranno più o meno gli stessi di quelli attuali. È la principale novità della nuova continuità territoriale aerea fra i tre aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero e gli hub principali di Roma-Fiumicino e Milano-Linate, che dovrebbe essere pronta per la stagione invernale del 2017 e sino al 2021. Novità importanti anche nei collegamenti con gli aeroporti «minori» della penisola, dove verranno proposti, ma non imposti oneri di servizio pubblico con tariffa differenziata tra residenti e non residenti, e sui collegamenti internazionali.

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Le nuove linee guida sul trasporto aereo sono state illustrate dal vice presidente della Regione, Raffaele Paci e dall'assessore dei Trasporti, Massimo Deiana. A disposizione della Regione ci saranno 66 milioni di euro all'anno per quattro anni, dei quali 46 che arrivano dalle casse regionali e 20 milioni statali sui 30 milioni complessivi che dovrebbero arrivare dal Governo attraverso il Patto per la Sardegna che dovrebbe essere siglato a breve. Deiana, che ha ricordato l'incremento dei flussi dei passeggeri nei tre scali sardi dal 2014 ad oggi, ha spiegato che il nuovo sistema «sarà tarato su questo trend di crescita e saranno previsti dei meccanismi di adeguamento differenti per fare fronte ad eventuali boom di flussi».

Sulle rotte cosiddette minori (quella che viene definita continuità territoriale 2) non si prevede, invece, il monopolio sul collegamento ma verrà scelta la compagnia che farà l'offerta tecnica ed economica migliore; su questa partita sono disponibili 11, 5 milioni. È attualmente in atto una valutazione sulle rotte da individuare partendo dai sei collegamenti previsti nella vecchia Ct 2, cioè Bologna, Torino, Verona, Firenze, Napoli e Palermo (potrebbero diventare una decina).

Ciascun collegamento dovrà consentire di effettuare il volo di andata e di ritorno in giornata, e dovrà essere garantito con almeno cinque frequenze settimanali per tutto l'anno. La tariffa potrebbe attestarsi tra i 60 e i 70 euro. Il prossimo passo ora sarà la conferenza di servizi tra Regione, Enac e Ministero per definire gli oneri di servizio pubblico sia per la Ct 1 che per la Ct 2. Infine sui collegamenti internazionali vengono stanziati 10 milioni di euro, rimanenti dai 30 messi dal Governo: andranno agli scali sardi in quantità inversamente proporzionale ai volumi di traffico internazionale registrati nello scorso biennio per realizzare accordi commerciali con le singole compagnie.

«Sappiamo che sul trasporto aereo ci sono delle criticità, ma stiamo lavorando per risolvere una situazione che si trascina da tempo - ha spiegato Paci - perché ci sono pendenze con l'Ue e ci vuole prudenza e perché servivano le risorse».

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