La Nuova Sardegna

il caro traghetti

Lai: prezzi fuori controllo, l’ha scoperto anche Delrio

di Alessandro Pirina

SASSARI. La crociata del Pd contro il caro traghetti trova un insperato alleato proprio nel ministro dei Trasporti. La frase scappata a Graziano Delrio sulle difficoltà avute dalla moglie a prenotare...

25 giugno 2016
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SASSARI. La crociata del Pd contro il caro traghetti trova un insperato alleato proprio nel ministro dei Trasporti. La frase scappata a Graziano Delrio sulle difficoltà avute dalla moglie a prenotare un posto in traghetto o in aereo a prezzi ragionevoli per raggiungere la Sardegna non è sfuggita al senatore Silvio Lai, che proprio nei giorni scorsi insieme ad alcuni colleghi del Pd ha presentato una interrogazione al Governo per un intervento finalizzato a calmierare i prezzi dei traghetti. «Sono contento che il ministro si sia potuto rendere conto di persona quanto sia difficile raggiungere la Sardegna a un costo ragionevole – afferma Lai –. Purtroppo i collegamenti via mare sono in mano a pochi armatori, con una concentrazione elevata in capo al solo Vincenzo Onorato. Noi ci auguriamo che tale concentrazione sia sottoposta a maggiori controlli anche da parte del ministero e delle altre autorità preposte sia sul trasporto passeggeri che su quello merci».

Nell’interrogazione presentata in tandem con Marco Filippi, presidente della commissione Trasporti a Palazzo Madama, Lai ha chiesto a Delrio l’introduzione di un tetto massimo per i biglietti dei traghetti nei mesi di alta stagione. «È l’unica strada da percorrere – sostiene il senatore dem –. Fissare un limite massimo del prezzo del biglietto sia per i residenti che per chi viene in Sardegna in vacanza. Alle navi deve essere applicato lo stesso schema delle rotte aeree, dove anche nei periodi in cui non vige il regime di continuità il prezzo del biglietto non può mai superare il doppio di quanto costa nel corso dell’anno con la continuità». Per Lai una famiglia di madre, padre e due figli con auto al seguito non deve spendere più di 400 euro per andata e ritorno. «È l’unico modo per rendere competitiva la Sardegna. È inaccettabile che una famiglia arrivi a spendere 1.200 euro quando con quegli stessi soldi può fare una settimana di crociera nel Mediterraneo».

La crociata contro il caro traghetti, supportata anche dai colleghi senatori Pd Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Cucca, punta a rivedere la convenzione da 70 milioni di euro all’anno tra la Regione e la Tirrenia. «Presto l’interrogazione diventerà una mozione e chiederemo al Governo di rispondere – dice ancora Lai –. La convenzione con Tirrenia è modificabile, anche perché i costi minori del prezzo del carburante consentirebbero di ridurre i prezzi».

Ma Silvio Lai ne ha anche per il sottosegretario ai Trasporti, Simona Vicari, che giovedì, mentre il ministro Graziano Delrio inaugurava il primo tratto della Sassari Olbia a Ploaghe, si trovava a Villasimius al taglio del nastro del Tanka Village. «Ho letto che la Vicari ha elogiato il modello sardo sulla continuità marittima. Ma dovrebbe informarsi meglio dal suo stesso ministero, perché è vero che le corse da e per l’isola non mancano, ma i prezzi sono fuori controllo».

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