La Nuova Sardegna

Porto Cervo, la spiaggia della Costa Smeralda “rifatta” con sabbia di cava

di Serena Lullia
Porto Cervo, la spiaggia della Costa Smeralda “rifatta” con sabbia di cava

La Regione dà il via libera al ripascimento del litorale senza Valutazione di impatto ambientale. Sul lido di Cala del Faro saranno versati 1200 metri cubi di sedime artificiale per contrastare l’erosione

19 giugno 2016
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PORTO CERVO. Sabbia di cava sui granelli extra lusso della Costa Smeralda. La Regione benedice il ripascimento della spiaggia di Cala del Faro, nel cuore di Porto Cervo. E autorizza l’innalzamento del livello del litorale fino a un massimo di 60 centimetri senza Valutazione di impatto ambientale. La procedura, si legge nella delibera approvata dalla giunta regionale, non è considerata necessaria.

Il Consorzio di Calo del Faro nel febbraio del 2016 aveva presentato a Cagliari un progetto di riqualificazione ambientale e turistica della spiaggia di Porto Cervo. L’intervento prevede il ripascimento «con l’intento di migliorare la fruibilità turistica soprattutto a beneficio della struttura ricettiva di proprietà del Consorzio».

Il progetto. Sulla spiaggia di Cala del Faro saranno versati 1200 metri cubi di sabbia provenienti dalle cave della provincia di Oristano, pari a 1800 metri quadri con conseguente innalzamento di una quota tra 0 e 60 centimetri. L’intervento rientra tra opere costiere destinate a combattere l’erosione.

La Regione garantisce che l’operazione non modificherà l’area della spiaggia e non autorizza la realizzazione di opere di contenimento o altre strutture. Trenta i giorni di tempo per completare il delicato ripascimento. Il Servizio tutela del paesaggio garantisce che non ci sono criticità sul progetto. E il Servizio valutazioni ambientali che ha concluso la procedura di esame ritiene di non dover sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione di impatto ambientale.

Le prescrizioni. Ovviamente fare il ripascimento di una spiaggia, tra l’altro in Costa Smeralda, è una operazione delicata dal punto di vista ambientale. Significa intervenire su un habitat fragile e prezioso. In Sardegna gli esempi di ripascimento da orrore non mancano. Per questo il Savi impone delle prescrizioni al Consorzio di Cala del Faro, proprietario, come specificato nella delibera di parte della spiaggia. Potrà essere usata solo sabbia compatibile con il contesto paesaggistico, ambientale ed ecologico della zona. Dovranno essere usate solo macchine operatrici gommate per distribuire i metri cubi di nuova sabbia. Vietato usare i mezzi cingolati. Previste delle prescrizioni anche per non devastare esemplari di piante e arbusti che meritano di essere conservati. Sarà possibile, se necessario, l’espianto e il reimpianto. Il Comune di Arzachena, la Provincia di Olbia-Tempio ormai defunta, il Servizio tutela del paesaggio e l’Arpas sono chiamati a vigilare.

La proposta di ripascimento è stata approvata anche dalla giunta regionale. Il Consorzio avrà 5 anni di tempo per realizzare l'intervento.

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