La Nuova Sardegna

Abbanoa alla guerra dei conguagli regolatori inviati a famiglie, aziende ed enti

di Claudio Zoccheddu
Abbanoa alla guerra dei conguagli regolatori inviati a famiglie, aziende ed enti

Pagamenti retroattivi, sale la tensione tra cittadini e associazioni dei consumatori da una parte e il gestore del servizio idrico integrato dall'altra. Adiconsum attacca, inizia dall'Oristanese la protesta dei Comuni. L'amministratore unico Alessandro Ramazzotti «Qualcuno fa business con le tessere». E ai sindaci: «Sconsiderati»

03 giugno 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. È una scossa che sta attraversando la Sardegna e che sembra destinata a elettrizzare l’estate riducendo ai minimi storici i rapporti tra il gestore unico delle acque sarde e gli utenti, con tutte le conseguenze che potrebbero nascere dall’ennesima guerra dell’acqua in cui la politica regionale, per il momento, ha giocato il ruolo dello spettatore. Una veste che è destinata a ritornare nell’armadio molto presto.

L’oggetto della contesa sono i conguagli regolatori che Abbanoa sta inviando alle famiglie, alle aziende e agli enti pubblici. Un pagamento retroattivo che ha scatenato la reazione dei consumatori, raccolta e organizzata da Adiconsum Sardegna. Pagare, d’altra parte, non piace a nessuno. A maggior ragione quando si tratta di colmare le differenze su bollette che, in alcuni casi, risalgono a undici anni fa.

Abbanoa. L’amministratore unico di Abbanoa è molto preoccupato. Alessandro Ramazzotti non ci sta a essere additato come il cattivo di turno: «Sono in pensiero per la famiglie sarde. Sono convinto che siano in buona fede e che vengano mal consigliate». Il dito dell’amministratore unico indica soprattutto Adiconsum ma negli ultimi giorni l’attenzione è rivolta anche ai sindaci che stanno iniziando a prendere una posizione ufficiale che, ovviamente, non coincide con quella di Abbanoa: «Fanno cose sconsiderate perché non riescono a reggere la pressione mediatica e le lamentele dei cittadini. La realtà è molto diversa da quella che viene raccontata e loro dovrebbero informarsi per spiegare ai cittadini come stanno le cose», ha detto Ramazzotti.

Adiconsum. È l’associazione di categoria più esposta nella lotta al gestore delle acque. Prima dei conguagli regolatori, i rappresentanti dei consumatori ci avevano già provato quando si parlava di depositi cauzionali: «E tutti sanno come è andata a finire. Il tribunale di Nuoro ci ha dato ragione, com’era logico che fosse», ricorda ancora Ramazzotti, «e in questo caso andrà esattamente allo stesso modo perché non abbiamo alcune intenzione di fare cassa, come invece sostiene Adiconsum. Si tratta di recuperare i mancati pagamenti, una pratica che sta interessando tutta l’Italia su disposizione dell’agenzia nazionale Aeegsi».

I rischi. Chi deciderà di non pagare sceglierà di occupare una posizione scomoda e dovrà subirne le conseguenze: «Dovranno pagare gli interessi di mora e se non provvederanno entreranno in ordine di slaccio. È la procedura che viene riservata ai morosi», aggiunge Ramazzotti prima di lanciare un guanto di sfida ad Adiconsum, «da come parlano credo che siano convinti di aver ragione. In realtà penso che nemmeno conoscano a fondo l’argomento ma siccome si dicono sicuri di quello che fanno vorrei chiedergli di rivolgersi a un tribunale: se davvero è come dicono Abbanoa sarà costretta a restituire i soldi agli utenti e la storia finirà molto rapidamente».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative