La Nuova Sardegna

Blitz della polizia in municipio: sequestrati i documenti delle liste

di Paolo Merlini
Blitz della polizia in municipio: sequestrati i documenti delle liste

La procura della Repubblica di Nuoro ha avviato un’inchiesta: l’ipotesi di reato è falso ideologico Le firme per la presentazione di alcuni candidati sarebbero risultate false, almeno due gli indagati

21 maggio 2016
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NUORO. Falso ideologico. È l’ipotesi di reato sulla quale sta indagando la procura della Repubblica che ieri ha disposto un blitz nel municipio di Orgosolo in relazione alle elezioni del 5 giugno prossimo. Di primo mattino, gli agenti della Digos di Nuoro e del commissariato di Orgosolo, coordinati rispettivamente dai dirigenti Rosa Manzo e Giampiero Putzu, hanno dato corso a un blitz negli uffici comunali. Una visita a colpo sicuro, quella della polizia, che già da diversi giorni sta vagliando documenti e testimonianze in merito alla presentazione delle due liste, Orgolesi e Murales, in corsa per le prossime elezioni amministrative. E ieri, su disposizione del sostituto procuratore Andrea Ghironi, sono stati sequestrati e acquisiti tutti i documenti che hanno portato alla formazione delle liste, a cominciare dalle firme dei cittadini necessarie per la loro presentazione, per continuare, in più di un caso, con quelle degli stessi candidati.

Sono i primi passi dell’inchiesta che mira a stabilire se tutto si sia svolto correttamente nella presentazione delle due liste, dato che a Orgosolo è opinione diffusa che una delle due sia stata presentata unicamente per superare l’eventuale handicap del quorum (con cui invece avrebbe dovuto confrontarsi una sola lista senza avversari). Poco si sa dell’inchiesta, anche se sarebbero almeno due al momento le persone iscritte nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è l’articolo 479 del codice penale, falso ideologico. Reato che scatta appunto quando vengono presentate, e convalidate, firme false durante la presentazione delle liste elettorali. In questo caso, dunque, le persone coinvolte dovrebbero essere, oltre coloro che hanno materialmente falsificato le firme dei candidati, anche il pubblico ufficiale che le ha convalidate, evidentemente nel caso fosse stato a conoscenza del fatto che non erano in regola con le norme elettorali.

Cala una nuova ombra, dunque, sulla più tormentata tornata elettorale nella storia recente di Orgosolo. Dai primi di febbraio, il Comune è amministrato da un commissario straordinario nominato dalla Regione, Felice Corda, ex direttore dell’Ente Foreste. Dopo appena qualche settimana di attività, il suo arrivo è stato accolto positivamente da molti cittadini, anche perché Corda ha tentato di risolvere alcune questioni che si trascinano da anni: i pastori che lavorano senza corrente elettrica negli ovili, espropri mai perfezionati, la necessità di criteri trasparenti negli aiuti ai bisognosi.

Corda è stato nominato a poco più di una settimana dalle dimissioni del sindaco Dionigi Deledda e della sua maggioranza. Le dimissioni erano nate all’indomani della richiesta da parte della procura della Repubblica di Nuoro di divieto di dimora proprio nei confronti del sindaco, coinvolto insieme ad alcuni componenti della giunta nell’inchiesta sull’appalto dei lavori per il manto erboso del campo sportivo comunale. Richiesta che il giudice per le indagini preliminari aveva però respinto. Qualche settimana fa è stata fissata l’udienza preliminare sulla vicenda (il 19 luglio prossimo): il sostituto procuratore Andrea Vacca ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco Deledda e di altre tredici persone.

Tornando alle elezioni comunali del 5 giugno prossimo, in vista della presentazione delle liste, due gruppi consiliari uscenti, Orgosolo cambia e Pro sa Vidda, entrambi all’opposizione, hanno deciso di non ripresentarsi alle elezioni, invitando le altre forze in campo a fare altrettanto. Motivazione: occorre «rasserenare il clima politico all’interno della comunità orgolese e favorire la nascita di una nuova classe dirigente». Un appello ignorato da Deledda e i componenti della maggioranza, che hanno presentato la lista Orgolesi. Sino a poco prima della scadenza dei termini di presentazione si credeva fosse l’unica lista in corsa, ma a sorpresa è saltato fuori un altro gruppo civico, Murales, guidato da Santina Cossu. «Una lista civetta, espressione della stessa maggioranza, di supporto alla prima», aveva commentato la sezione Pd di Orgosolo.

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