La Nuova Sardegna

Traffico di droga tra l’isola e l’Olanda: arrestate 27 persone

di Alessandra Sallemi ; di Alessandra Sallemi
Traffico di droga tra l’isola e l’Olanda: arrestate 27 persone

Maxi operazione dei carabinieri: il blitz in mezza Europa Sgominati 4 gruppi criminali. La soddisfazione di Alfano

18 maggio 2016
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CAGLIARI. Il “responsabile” dello smercio dell’Mdma nelle discoteche del Cagliaritano era Corrado Secci, un buttafuori piuttosto temuto perché era stato capace di sparare all’acquirente che si era lamentato per la qualità della droga venduta. Sempre Secci neppure un mese fa ha mandato all’ospedale in condizioni gravi un infermiere che non gli aveva dato la precedenza nella rotonda davanti allo stadio Amsicora. Il giorno in cui “Mandarino”, soprannome di Eugenio Sini ambulante di frutta e verdura, non ha pagato un chilo di cocaina, tre compari del gruppo gli hanno letteralmente portato via una casa nella campagna di Dolianova, valore 90 mila euro, il tanto che avrebbe fruttato la cocaina una volta immessa sul mercato al minuto. Adesso la casa risulta intestata a uno sconosciuto che abita a Sant’Elia. Il gruppo era piuttosto composito, perché oltre malavitosi dello stampo di Giovanni Vacca noto Ninni, ex rapinatore diventato un boss dello spaccio in via Seruci a Is Mirrionis, c’era anche un libero professionista di Cagliari, ora trasferito a Milano, che assicurava l’approvvigionamento dell’hascisc nella piazza di Carloforte. Questi e altri 45 personaggi hanno messo in piedi un traffico di sostanze stupefacenti che portava tra il Cagliaritano e il Sulcis cinque chili di droga al mese.

I carabinieri di Carbonia, guidati dal maggiore Giuseppe Licari, nell’inchiesta ribattezzata “Calesse” durata due anni, hanno individuato il giro che nella realtà operativa era un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di eroina, cocaina, ecstasy ed Mdma, divisa in quattro gruppi: uno in Olanda che inviava la droga, gli altri a Pirri, Monserrato e Carloforte, con acquirenti che arrivavano anche da Oristano. Ieri 200 carabinieri con i Cacciatori di Sardegna e le unità cinofile hanno notificato 27 ordinanze di custodia cautelare: 7 sono stati portati in carcere (o erano già in carcere), per 13 arresti domiciliari, per gli altri obbligo di dimora. Il vasto traffico nasceva in Olanda da due sardi che hanno aperto un ristorante, i carabinieri di Carbonia l’hanno scoperto in seguito a un’altra operazione (“Triplete”). Uno degli imputati di Carloforte, Salvatore Melis, detto Cortoghiana, aveva rapporti frequenti con Ninni Vacca. Le indagini sono state complesse perché il gruppo era accorto. Usavano poco il telefono e comunicavano fra di loro solo con la rete Black Berry non accessibile all’esterno. Ogni tanto qualcuno veniva arrestato: come Marco Pezzi, trovato dalla polizia un anno fa con 4 chili di eroina. La maxi operazione ha ricevuto l’applauso pubblico del ministro Angelino Alfano. «Questi risultati confermano che la Squadra Stato non concede tregua all’illegalità e ogni giorno è al lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini e per dare loro una percezione più forte della sua presenza sul territorio».

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