La Nuova Sardegna

Assalti ai portavalori, Simone Balloi si costituisce

Assalti ai portavalori, Simone Balloi si costituisce

Fonni, l’allevatore si è consegnato agli agenti della squadra mobile di Nuoro nelle campagne del paese

19 aprile 2016
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NUORO. La latitanza è dura e Simone Balloi, 33 anni, di Fonni, ha resistito alla macchia per quasi un mese. Ieri si è arreso. Dopo una lunghissima trattativa con gli agenti della squadra mobile di Nuoro, l’allevatore fonnese ricercato nell’ambito dell’inchiesta sugli assalti ai furgoni portavalori, ha deciso di consegnarsi spontaneamente. Appuntamento nelle campagne del paese. Simone Balloi è arrivato in compagnia del suo difensore, l’avvocato Pasquale Ramazzotti. Il tempo dei saluti, poi la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Cagliari nei giorni scorsi e la partenza per Nuoro. Simone Balloi ha prima fatto un passaggio in questura per le formalità burocratiche e poi è stato accompagnato nel carcere di Badu ’e Carros. Non è improbabile che già oggi possa essere sentito dal magistrato.

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Con la costituzione di Simone Balloi, resta solo un latitante della presunta banda dei blindati: Antonello Mesina, 25 anni di Orgosolo. Per almeno due volte, l’orgolese è riuscito a evitare la cattura: un “covo caldo” nell’immediata periferia del paese era stato scoperto dagli agenti della squadra mobile pochi giorni dopo il blitz del 22 marzo. Di lui per ora si sono perse le tracce, ma non è improbabile che dopo la resa di Balloi anche Mesina stia valutando la possibilità di costituirsi.

Simone Balloi era riuscito a evitare la cattura la notte del 19 marzo durante il blitz della polizia che aveva portato in carcere 20 presunti componenti della banda che assaltava furgoni portavalori e caveau degli istituti di vigilanza. Dalle intercettazioni era emerso che il fonnese da qualche tempo non stava dormendo più di un giorno nello stesso letto perché aveva intuito di essere nel mirino. Ne aveva parlato con gli altri presunti componenti di spicco della banda: Giovanni Olianas, vicesindaco di Villagrande Strisaili, i cugini Luca e Sergio Arzu di Talana, Fabrizio Manca di Tortolì, Mario Pirari di Nuoro, Toreddu Sanna di Orune, Angelo Lostia di Olzai ma residente a Tanaunella (Budoni), Pietro Mereu di Nuoro e Giovanni Pirisi di Sarule. Simone Balloi era riuscito a sfuggire alla cattura, gli altri sono tutti in carcere dalla notte Ma dopo quasi un mese di latitanza, Balloi stava cominciando a soffrire la vita alla macchia. Sapeva di essere braccato, di avere la polizia alle calcagna, si sentiva il fiato sul collo, ogni suo movimento era rischioso e, soprattutto, si era reso conto che anche i suoi familiari stavano soffrendo per questa situazione. E allora ha deciso di costituirsi e attraverso i parenti e il suo avvocato ha avviato la trattativa che si è conclusa ieri. (re.nu.)

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