Rapine ai portavalori, la gang progettava un sequestro di persona in Gallura
Secondo l'inchiesta, il custode dell'ostaggio doveva essere il latitante bittese Pasquale Scanu che però fece saltare tutto facendosi arrestare per non avere rinunciato a incontrare l'amante segreta
CAGLIARI. La banda dei portavalori finita in manette nello scorso fine settimana progettava anche un sequestro di persona. E per attuarlo aveva a disposizione Pasquale Scanu. Il latitante di Bitti sapeva come funziona il meccanismo dei rapimenti, sarebbe stato il custode ideale per l’ostaggio. L’idea era di prendere qualcuno in Gallura, il nome dell'ostaggio prescelto non è comunque mai affiorato nelle conversazioni registrate dalla polizia.
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Ma poi, il 23 aprile 2015, Scanu venne arrestato per la sua imprudenza e il piano saltò: il latitante, che era rimasto nascotso per cinque mesi nella casa gallurese di un amico, non rinunciò a incontrare la donna con la quale aveva stretto una relazione, una parente di Giovanni Olianas, il vicesindaco di Villagrande Strisaili arrestato dalla squadra mobile della questura di Nuoro e ritenuto la mente del gruppo accusato di innumerevoli blitz contro gli istituti di vigilanza e i loro mezzi per il trasporto di valori.
Intanto, ieri, si è costituito nel carcere di Oristano uno dei tre ricercati sfuggiti al blitz contro la banda: è Salvatore Deriu, 51 anni, di Santu Lussurgiu. Restano irreperibili Antonello Mesina e Simone Balloi.