La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Martinez da una parte, Floris dall’altra. O meglio Serra e Corda con la prima, Cotti con il secondo. Le comunarie di Cagliari sono state precedute da una forte contrapposizione nel Movimento. Alla fine si è imposta Antonietta Martinez, consulente informatica, ma la sua elezione è stata caratterizzata da veleni e accuse tra le due fazioni in campo. La prima a uscire allo scoperto era stata la senatrice Manuela Serra, supporter della Martinez insieme alla deputata Emanuela Corda e al sindaco di Assemini Mario Puddu, che in un post su Facebook aveva accusato gli altri grillini di aver presentato una seconda lista con l’obiettivo di non far ottenere alla lista Martinez la certificazione di Beppe Grillo. «Varie persone hanno ricevuto telefonate e mail per candidarsi – aveva accusato la Serra –, alcune hanno avuto l'accortezza di farsi da parte, altre hanno accolto gli inviti telefonici ed è stata presentata una ulteriore lista». Il collega di Palazzo Madama, Roberto Cotti, che invece alle comunarie ha puntato su Emilio Floris, avvocato e solo omonimo del senatore di Forza Italia, è passato subito al contrattacco. «Il risultato è comunque negativo, perché con il sindaco verrà scelta una lista ed eliminata la seconda. C’era la volontà di presentarne una sola, ma hanno deciso tutto in pochi. Responsabile di questa situazione è chi manovra la lista di Martinez. Una minoranza all’interno della loro stessa lista». Cotti aveva anche annunciato il suo voto per Floris «per la sua maggiore competenza», ma alla fine gli iscritti hanno scelto la Martinez. 150 voti a 57. La consulente informatica, dunque, sarà la candidata dei 5Stelle per Palazzo Bacaredda. L’unica donna in corsa contro i sette già in campo, dall’uscente Massimo Zedda all’ex senatore Pdl Piergiorgio Massidda, passando per Pierpaolo Vargiu (Cambia), Enrico Lobina (Cagliari Città Capitale), Paolo Casu (Insieme per Cagliari), Paolo Matta (La Quinta A) e Alberto Agus (Il Popolo della famiglia di Adinolfi). (al.pi.)