La Nuova Sardegna

Lai (Pd): è criminalità organizzata

di Alessandro Pirina
Lai (Pd): è criminalità organizzata

Tedde (Fi): non cediamo agli allarmismi. Pili (Unidos): isola in balìa dei banditi

03 marzo 2016
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SASSARI. Un mese fa dopo diverse rapine a mano armata a Sassari Silvio Lai presentò una interrogazione al Viminale per chiedere un potenziamento delle forze dell’ordine. Una richiesta firmata da tutti i senatori sardi del Pd. Ora all’indomani del colpo dei colpi nella zona di Caniga, il senatore sassarese ribadisce la richiesta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. «Come allora, anche oggi, alla luce di quello che è successo vogliamo sapere dal ministro se la copertura delle forze dell’ordine a Sassari è adeguata alle sue esigenze – spiega Lai –. Nelle scorse settimane il ministero ci ha fatto sapere che le priorità sono Roma per il Giubileo e i vari obiettivi sensibili per eventuali atti terroristici, ma di fronte al grave atto di lunedì sera riteniamo necessario un segnale da parte del Viminale». Lai non fa riferimento solo al blitz multimilionario di Caniga, ma anche all’assalto al bancomat dell’aeroporto di Alghero e all’ultima rapina al blindato sulla 131. «Questi tre eventi sono il segnale che nel nostro territorio abbiamo a che fare con il crimine organizzato. Non vogliamo creare allarmismi, ma servono sia un potenziamento delle forze dell’ordine che un loro ringiovanimento. È innegabile che un agente di 40 anni abbia più forza di uno di 50». Un mese fa l’interrogazione di Lai suscitò la reazione offesa del sindaco Nicola Sanna. «Io mi riferisco alla provincia di Sassari, una delle più estese d’Italia con molte di criticità. Il mio non era non è un attacco alla città, anche se nella stessa pagina in cui il sindaco si lamentava per la nostra interrogazione c’era il resoconto di tre eventi criminosi. Tutti a Sassari».

Per Marco Tedde parlare di allarme criminalità è eccessivo, ma anche il consigliere regionale di Forza Italia invita a non abbassare la guardia. «Il nostro è un territorio abbastanza tranquillo – sostiene l’ex sindaco di Alghero –. Per questo io non parlerei di allarme, preferisco toni più moderati, anche ci sono dei fenomeni che ci devono fare riflettere. A mio avviso, però, si tratta di episodi scollegati l’uno dall’altro, non credo a un qualcosa di organizzato. Ciò non toglie che il ministero dell’Interno debba mostrare più attenzione per il nostro territorio con un potenziamento degli organici».

Stessa richiesta anche da parte di Mauro Pili, ma per il leader di Unidos «la Sardegna da nord a sud è in balia di un commando militare che agisce indisturbato senza reazione adeguata da parte dello Stato. In Sardegna è a rischio la sicurezza, da quella degli amministratori per arrivare al grande colpo milionario. Occorre dire basta a un silenzio inaccettabile: mancano uomini e mezzi e la Sardegna è in balia di banditi e criminali. La rapina di Sassari ne è la conferma».

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