La Nuova Sardegna

gianluigi anedda

Un sottile gioco di sguardi cattura i segni della tradizione

Un sottile gioco di sguardi cattura i segni della tradizione

SASSARI. Gianluigi Anedda era nato a Sassari nel 1960, è morto improvvisamente l’anno scorso. In suo ricordo è nata un’associazione che ha recentemente curato la mostra al museo Sanna di Sassari:...

03 febbraio 2016
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SASSARI. Gianluigi Anedda era nato a Sassari nel 1960, è morto improvvisamente l’anno scorso. In suo ricordo è nata un’associazione che ha recentemente curato la mostra al museo Sanna di Sassari: “Gianluigi Anedda il Nepal in 40 scatti” reportage da lui realizzato durante un viaggio compiuto nel 2002, un’esposizione con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare ai bambini del Nepal. Gianluigi Anedda era un fotografo che aveva percorso diversi ambiti della professione, dalla documentazione alla pubblicità. La sua giusta dimensione la realizzava però nella ricerca del mondo etno-antropologico delle tradizioni della sua terra. Nel 2013 realizzò per l’Isre un reportage sulle pinnettas del territorio di Urzulei e Baunei battendo a tappeto il territorio e documentando oltre 80 siti. Sempre per Isre realizzò un reportage sui Candelieri sassaresi e documentando anche manifestazioni similari a Nulvi e Siurgus Donigala.

Nella foto a sinistra Anedda coglie il sottile gioco di sguardi, la concentrazione sacrale della vestizione della Sartiglia, in un momento di preparazione prima della giostra.

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