La Nuova Sardegna

giuseppe scarpa

«Ho scelto di stare dietro la macchina»

«Ho scelto di stare dietro la macchina»

Partecipare alle corse sfrenate senza dover salire in sella

03 febbraio 2016
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ORISTANO. Giuseppe Scarpa ha fotografato la Sartiglia di Oristano e la Carrela di Santu Lussurgiu.

Originario di Ploaghe risiede a Oristano dove svolge il ruolo di dirigente scolastico. Autodidatta, fotografa fin da bambino e «la macchina fotografica mi ha salvato da diventare cavaliere».

Sartiglia di Oristano. «I cavalli fanno parte della vita quotidiana di Oristano. Tu devi decidere prima possibile da che parte stare: o a cavallo, o nelle scuderie, o nelle cantine della vernaccia o in mezzo al pubblico a guardare gli altri che si divertono. Avendo paura dei cavalli – nonostante una figlia amazzone e frequentatrice di Piazza di Siena – il posto giusto per me era dietro la macchina fotografica. E le foto che realizzo mi permettono di frequentare sia il palcoscenico sia le varie dietro le quinte della grande giostra equestre. La ricchezza fotografica della Sartiglia non si può limitare al momento della corsa alla stella, anche i numerosi riti di preparazione, dalla bardature del cavallo alle discussioni in scuderia o nelle sedute di allenamento, riservano ghiotte occasioni per il fotografo».

Carrela di Santu Lussurgiu. «Sono affezionato alla foto (a destra nella pagina) perché è una citazione, ho cercato di imitare lo scatto pubblicato tempo fa da un bravo fotografo di cavalli. A Sa Carrela è difficile fotografare per le pessime condizioni di luce, per la ristrettezza di spazio dove stazionare, per la velocità dei cavalli. Mettere insieme la forza esplosiva dei cavalli, l’eleganza del gesto dei cavalieri e la magia del luogo della corsa, unico in Sardegna, è una bella impresa. La tecnica del panning (scorrimento orizzontale della macchina) spesso aiuta a risolvere le difficoltà».

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