La Nuova Sardegna

carloforte

Il caso Saremar in Parlamento

Vallascas (M5S): la compagnia doveva rimanere in mani pubbliche

14 gennaio 2016
1 MINUTI DI LETTURA





CARLOFORTE. Un incontro urgente in Regione per «definire dettagliatamente il futuro dei lavoratori». Lo hanno chiesto le segreterie regionali dei sindacati dei marittimi Saremar, una volta appreso il contenuto della “clausola sociale” che, nel bando per l'assegnazione del servizio, dovrebbe salvaguardare il loro posto di lavoro nel passaggio al nuovo gestore privato. «Così com'è formulata – hanno scritto – non fornisce certezze sulle sorti dei lavoratori, che invece sanno per certo che il loro rapporto di lavoro cesserà il prossimo 31 marz». Sul fronte nazionale, il Governo ha risposto a una interrogazione del deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Vallascas, sul mantenimento in vita di Saremar e del servizio pubblico finanziato dallo Stato, sostenendo che le scelte gestionali spettano alla Regione e che il finanziamento statale riprenderà solo quando ci sarà il nuovo gestore del servizio. Secondo Vallascas, «la risposta giunge a giochi fatti, confermando il disinteresse del governo di fronte al pasticcio Saremar. Si tratta di un servizio essenziale, che non può essere soggetto a leggi di mercato e logiche di redditività. Doveva restare in mani pubbliche in capo a Saremar, frettolosamente liquidata dalla Regione. Non ci sono garanzie, soprattutto per i lavoratori». (s.r.)

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative