La Nuova Sardegna

le testimonianze

Pili rassicura i familiari: «Tranquilli, ora sto bene»

di Giancarlo Bulla

TERTENIA. Quasi sicuramente sarà dimesso mercoledì mattina. Alessandro Pili racconta dal suo letto di ospedale a Lanusei la disavventura che ha vissuto con il collega Stefano Satta. I due operai...

08 dicembre 2015
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TERTENIA. Quasi sicuramente sarà dimesso mercoledì mattina. Alessandro Pili racconta dal suo letto di ospedale a Lanusei la disavventura che ha vissuto con il collega Stefano Satta. I due operai travolti dalla furia del rio Sa Brecca, mentre con un furgone cercavano di attraversare il fiume in piena.

Entrambi sono vivi per miracolo e grazie ai soccorsi veloci dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che li hanno ripescati all’alba dal fiume ancora gonfio dalle piogge che aveva ingoiato la loro auto. Alessandro Pili appena giunto in ospedale ha telefonato alla moglie Ester Casula e ai genitori, il papa Franco e la mamma Rosa Pisanu. La prima preoccupazione dell’uomo è stata per loro. Ha cercato di tranquillizzarli. Di spiegare loro che tutto sommato stava bene. Pili ha potuto parlare direttamente con la moglie e i genitori. I tre nel corso della notte sono andati a trovarlo. Appena hanno saputo cosa era accatudo si sono precipitati in ospedale. Là hanno potuto parlare con Alessandro e vedere con i loro occhi che l’uomo stava bene. In visita con i genitori anche il fratello minore Roberto. A Villaputzu tutti conoscono Alessandro Pili. L’uomo dopo aver conseguito con ottimi voti il diploma di operatore elettrico nell’istituto di istruzione superiore Giuseppe Dessi di Villaputzu è stato assunto dall’Enel. Una vita tranquilla dedicata al lavoro e alla famiglia. Pili si è sposato circa tre anni fa e a giugno dello scorso anno è diventato papà di un bellissimo bambino, Marco.

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